Orgoglio Torres, Sassari in piazza contro Piraino
Ennesima manifestazione di piazza in un momento di enorme difficoltà che ritorna nella storia della Torres. A Sassari è andato in onda un nuovo episodio di orgoglio rossoblù, stavolta promosso dal noto comico e tifoso torresino Umberto Graziano, con l’intento di chiamare a raccolta la tifoseria e la politica, gli addetti ai lavori e in generale l’ambiente. Obiettivo liberarsi di Daniele Piraino, presidente siciliano che ha raccolto l’eredità da Domenico Capitani per la cifra di 3 euro, e che continua a rilanciare parlando di progetto triennale.
“Non siamo i 50 che dice Piraino – afferma Umberto Graziano a La Nuova Sardegna, riferendosi alla cinquantina di contestatori paventata da Piraino – bisogna aggiungere qualche zero, forse. Vogliamo rilanciare questa società, c’è voglia da parte di tutta la città. E’ necessario che l’attuale presidente faccia un passo indietro, quello è l’ostacolo. Chiederò al Sindaco di aprire un tavolo di discussione con Piraino perché così non si può andare avanti.
Presente anche l’ex direttore sportivo Vittorio Tossi, tornato per due volte in poche settimane, prima di accorgersi di non potere andare avanti con Piraino. “Il richiamo di questa iniziativa è importante, Graziano ha fatto una bellissima cosa, la Torres è un pezzo di Sassari, questo è il vero tifo, la Torres non si può lasciare in mano a chi vuole fare i propri porci comodi”, ha detto.
Circa 500 i tifosi che hanno composto il corteo, da piazza Fiume fino a Palazzo Ducale (sede del Comune). Una giornata simbolica dove si sono succeduti i vari interventi, in attesa di novità sul futuro. All’orizzonte c’è il ritorno di una proprietà sassarese, con i nomi già venuti allo scoperto che rimangono ad aspettare le evoluzioni della gestione Piraino. Intanto il popolo torresino si è espresso sul presente: questa proprietà non è gradita.
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