Olbia-Lucchese, tra voglia di 3 punti e ricorsi storici
E’ tempo di caccia al riscatto per l’Olbia di Michele Mignani, che domenica alle 16.30 riporterà il “Bruno Nespoli” tra i professionisti, per la prima gara casalinga del girone A di Lega Pro. Dopo le due sfide di Coppa Italia (bianchi eliminati a causa dell’inferiore numero di gol fatti rispetto alla Lupa Roma) e il KO di Meda contro il Renate, in Sardegna arriva una Lucchese quotata e battagliera, reduce anch’essa dall’eliminazione dalla Coppa e da un pareggio interno per 1-1 contro il Piacenza.
L’Olbia vuole regalare una gioia al fiducioso pubblico di casa, che si attende numeroso, con i botteghini dello stadio aperti dalle 10 di domenica e con orario continuato. Mignani aspetta risposte positive dal gruppo, rinforzato prima dell’avvio del campionato dall’ultimo innesto, quello di Francesco Pisano (venerdì dalle 18 la presentazione con inaugurazione del nuovo Store).
FORMAZIONE OLBIA – Il selargino classe 1986 sarà verosimilmente una delle due novità rispetto alla gara col Renate, assieme a quel Marco Piredda che dovrebbe rilevare Feola in mediana. Davanti a Montaperto, Pisano-Miceli-Dametto-Cotali comporranno il quartetto difensivo, Piredda-Geroni-Muroni il trio nel mezzo, con Cossu alle spalle di Kouko e Capello.
CORSI E RICORSI STORICI – Le due punte designate hanno in comune una curiosità: nella scorsa stagione, infatti, andarono a segno contro la Lucchese, vestendo rispettivamente le maglie di Maceratese e Prato. Il portiere rossonero Di Masi fa gli scongiuri, perché fu trafitto anche da Daniele Ragatzu (militava nel Rimini), 25enne quartese che morde il freno dopo l’infortunio, pronto a garantire tutto il suo cristallino talento. Chissà se il cuore del tecnico olbiese avrà un sussulto, visto che vent’anni fa (Serie B 1995/1996) vestiva la maglia lucchese, andando vicino al ritorno in Serie A. La Lucchese cerca la prima vittoria in 11 sfide in Sardegna, mentre risale a ben 38 anni fa l’ultima partita interna dell’Olbia in terza serie: col Forlì finì 3-3. L’ultimo Olbia-Lucchese risale alla Serie C2 1984/1985: finì 1-1 con rete toscana di Arrigoni e Tamponi per i sardi, poi retrocessi. Il bilancio in casa Olbia parla di 4 vittorie isolane, 7 pareggi e zero vittorie toscane, con 11 reti olbiesi e 7 ospiti.
QUI LUCCHESE – C’è grande fiducia in casa Galderisi, tecnico confermato rispetto alla scorsa stagione. Il numero degli abbonamenti, anche grazie a prezzi vantaggiosi, è triplicato rispetto alla scorsa stagione, raggiungendo quota 1145 tessere. Frutto di programmazione e serenità, mancate un anno fa, quando si partì in ritardo e con tanti problemi che fiaccarono una piazza da sempre calorosa. Pochi acquisti di nome, ma un’idea di calcio e progettuale che sembra convincere l’ambiente, voglioso di tornare a respirare il calcio che conta.
FORMAZIONE LUCCHESE – Non ci si attendono novità di formazione rispetto alla gara d’esordio, con il 4-2-3-1 di Galderisi che potrebbe registrare l’avvicendamento tra Martinez (favorito) e Merlonghi, nel trio alle spalle dell’unica punta Forte (suo il rigore del pareggio allo scadere contro il Piacenza). L’infortunio di Zecchinato ha rovinato i piani, essendo questi il classico ariete “apriscatole” con cui varare il modulo a due punte; per questo dal mercato è arrivato Gianmarco De Feo, oltre al difensore classe 1992 Dermaku (dall’Empoli) e l’eterno Christian Longobardi, visto anche in Sardegna. Di Masi in porta, difesa a quattro con Florio, Espeche, Capuano e Nolé, Mingazzini e Bruccini i due mediani, Terrani, Fanucchi e Martinez dietro Forte: questo l’undici con cui la Lucchese proverà il sacco di Olbia.
OCCHIO A… – Da segnalare come la settimana rossonera abbia visto in spogliatoio la “paura” del campo troppo piccolo, così è stato giudicato il terreno del “Nespoli”, possibile fattore a vantaggio di Cossu e compagni. Proprio il cagliaritano è il pericolo numero uno: “L’ho affrontato spesso in Serie A – ha detto l’ex Bologna e Atalanta, Nicola Mingazzini – Se ha le motivazioni giuste penso sia un calciatore fuori categoria per la Lega Pro, lui e Capello sono gli osservati speciali, oltre a tanti giovani che stanno venendo su bene”.
Fabio Frongia