I giudizi sui rossoblù dopo il 2-2 contro la Roma
Storari voto 7 – Salva il risultato a più riprese, si sgola per richiamare una terza linea ballerina sin dall’avvio, esulta come un ossesso a rimonta compiuta. Torna leader in una partita mai banale per il capitano vicario.
Isla voto 5,5 – Si risolleva con quella palla tagliata (e deviata) baciata da Sau per l’orgasmico pareggio. Però, a parte la voglia di non affondare, giocando una ripresa all’arrembaggio, pesa una fase difensiva dove prende sberle dall’inizio alla fine. C’è da lavorare tanto sull’Isla terzino.
Salamon voto 6,5 – Mezzo voto in più per il salvifico colpo di testa che in zona Cesarini congela il pareggio. Partita difficile contro il tridente romanista, mandato in campo in extremis non sfigura, e calcia anche in porta. Continua la sua lotta per un posto da titolare.
Bruno Alves voto 7 – Conferma pienamente la grande gara di Genova, e si conferma condottiero indomabile in una serata che sapeva di prova definitiva. Chiude, tampona, lancia e rilancia. Non sbaglia nulla, tassello già granitico.
Murru voto 5,5 – Oltre la metà campo lo si vede col contagocce, preoccupato subito di guardarsi le spalle, dietro le quali sfrecciano le maglie bianche. Ammonito repentinamente, gioca una partita di sofferenza perenne.
Ionita voto 6 – Portato a destra per volontà sua e di Padoin (Rastelli dixit), gioca meglio rispetto a una settimana fa, più a suo agio nel 4-3-1-2 e caricato dal popolo isolano. Può fare molto meglio, bene in fase difensiva nell’aiutare (per quanto possibile) Isla.
Di Gennaro voto 7,5 – Prestazione totale del milanese, ed è nota lietissima in un momento dove ci si interrogava sulla assenza di un suo vice che potesse alleggerirlo (e magari scalzarlo). Parte timido, ma si alza presto (cosa non avvenuta a Marassi) e prende per mano la squadra. Sua l’apertura per Isla in occasione del 2-2, suoi tanti recuperi e ricami, oltre a corse in verticale non certo usuali per il numero 8.
Padoin voto 6 – Prova di sacrificio estremo, a tamponare e cucire, a sbuffare e coprire, correndo all’indietro o in laterale per equilibrare la squadra. Un suo tiro potrebbe dare l’1-1 immediato, stringe i denti e porta a casa la pagnotta. (dal 26′ st Giannetti voto 6 – Butta in campo tutta la generosità che gli è propria, prezioso per acciuffare il 2-2).
Barella voto 6 – Non brilla, ma non affonda mai in mezzo ai titani giallorossi, rimanendo sempre in partita senza farsi travolgere dalla corrida. Dimostra personalità nel cercare palloni (venendo indietro) e giocate. Sembra gradire di più fare la mezzala, ma assolve al compito odierno data la penuria di trequartisti. (dal 34′ st Deiola s.v. – Pochi ma preziosi minuti per fare legna ed esultare).
Sau voto 6,5 – Un gol da grande attaccante per fare esplodere il Sant’Elia, una giocata da prima classe (cui appartiene) per propiziare quello facile di Borriello. In mezzo tanta corsa e qualità, brillando anche da trequartista nel momento di assalto. Piace anche per la condizione fisica solida. (dal 46′ st Munari s.v. – Gioca il recupero facendo densità in mezzo, proteggendo il punto).
Borriello voto 6,5 – Timbra il biglietto in un inizio stagione da tempi d’oro, e Dio lo conservi così fino a maggio. Grida vendetta il palo colpito a botta sicura col tuffo alla Gigi Riva, non stupisce la quantità garantita con e senza palla.
Massimo Rastelli voto 6,5 – Bravo a capire sin dal post-partita di Genova come il 3-5-2 vada ancora oliato e collaudato seriamente. Ha solo Barella e lo lancia con serenità e coraggio, giusta la scelta di Salamon in luogo di Ceppitelli, umile nell’ascoltare Padoin e Ionita sulle fasce di competenza, fortunato nell’avere Sau e Borriello, Bruno Alves e Di Gennaro in ottima forma. Cagliari gagliardo e tonico per tutto il match, Sant’Elia conquistato. C’è molto da fare, a cominciare da una difesa che balla e continuando con una mentalità da costruire, pena gli inizi di tempo ad handicap come quello di oggi. Serata in cui si può sorridere pienamente e pensare in positivo.
Fabio Frongia