Il Cagliari si coccola il granatiere Bruno Alves

Il portoghese tra i migliori a Genova

Bruno Alves

Bruno Alves

Nella flotta Cagliari che a Genova ha imbarcato acqua fino ad affondare, uno degli ultimi ad arrendersi è stato certamente Bruno Alves. Il centralone portoghese, classe 1981 da Povoa de Varzim, era tra i più attesi. L’adattamento al calcio italiano, la capacità di leadership a lui richiesta, i nervi più o meno saldi: erano queste le curiosità che animavano coloro i quali hanno a cuore le sorti dei rossoblù.

E il calciatore non ha tradito, dando subito risposte positive alle voci di cui sopra, e non solo. Schierato in mezzo al trio davanti a Storari, l’ex Fenerbahce ha tamponato e urlato, portato su (non abbastanza) la squadra e catechizzato gli stopper Ceppitelli e Capuano, non nella loro migliore serata e in difficoltà nell’abito tattico disegnato per l’occasione.




La lente di ingrandimento posta su una delle grandi attrazioni dell’estate ha restituito a tifosi, squadra, staff tecnico e società un elemento di spessore, sicuramente (ad oggi) una mossa azzeccata sul calciomercato. Proprio come quel Borriello che oltre a segnare ha fatto sorridere per abnegazione, cinismo ed esempio fornito al resto del plotone.

Senza Bruno Alves, probabilmente il Cagliari si sarebbe sgretolato prima, nella bolgia genovese. In diverse occasioni, da buon libero vecchia maniera, ha trovato la chiusura in seconda battuta; in altre ha tenuto fisicamente contro Pavoletti, non facendo mancare il muso contro muso ormai proprio del suo pedigree. Unica sbavatura, sicuramente grave, la passività al cospetto di Laxalt in occasione del 2-1 genoano, quando l’incrocio delle gambe del portoghese ha favorito la prima gioia stagionale dell’esterno mancino.

Era in buona compagnia, “Brunone”, nella confusione dell’ultimo quarto d’ora, probabilmente stanco e fiaccato dalla pressione costante degli avversari. Se, però, i dubbi di inizio stagione inerivano la mentalità di un “big” calatosi in provincia, l’integrità fisica e la capacità di guidare la truppa, questi sono stati già fugati. E Bruno Alves, oggi, è già un tassello portante del Cagliari che vuole rialzarsi subito.

Fabio Frongia




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