Storari 5,5 – Due buone parate su Pavoletti e Ntcham. Sul primo gol è fatto fuori dalla deviazione di Capuano, mentre sul secondo pecca in reattività. Da rivedere anche, e non è una novita, sulle uscite, spesso tardive o mancanti.
Ceppitelli 5,5 – E’ costretto, come i compagni di reparto, a stare sul pezzo per novanta minuti, visto l’attacco costante del Genoa. Si fa valere per buona parte della gara, pesa però sul suo groppone l’essersi perso Laxalt in occasione del secondo gol.
Bruno Alves 6,5 – Il suo duello contro Pavoletti è esaltante. A volte viene anticipato, spesso ne esce vincitore. Un vero e proprio leader difensivo, unica pecca di una partita quasi perfetta il dribbling subito in occasione del raddoppio.
Capuano 4,5 – Ci capisce poco per tutto il primo tempo e un suo goffo rinvio regala un contropiede al Genoa che poteva essere letale. Pavoletti lo brucia di testa al 70′, una sua deviazione è decisiva in occasione del vantaggio genoano: prestazione da dimenticare. (dall’83’ Pajac – SV)
Isla 6 – Più terzino che esterno basso di centrocampo. Offensivamente è praticamente nullo (non per colpa sua), mentre difensivamente si guadagna una sufficienza piena.
Padoin 5,5 – Soffre i ritmi asfissianti del centrocampo di Juric e non riesce ad aiutare i compagni come dovrebbe e vorrebbe.
Di Gennaro 6 – La palla di prima per Sau al 7′ che ha mandato in porta il tonarese è un colpo da maestro. In mediana è quello che cerca di fare qualcosa in più, pur non riuscendoci praticamente mai, anche a causa dello scarso lavoro dei due interni. Si sacrifica tanto. (dal 68′ Munari 5 – Il suo ingresso coincide con il tracollo del Cagliari: si limita a guardare gli avversari sfrecciare da ogni dove.)
Ionita 5 – Il moldavo ci mette corsa e impegno, ma è eccessivamente arruffone. Errori a volte molto vistosi, giornata difficile per lui.
Murru 5,5 – In chiusura è impeccabile, palla al piede soffre e spesso sbaglia passaggi banali, il centrocampo lo supera solo per battere le rimesse laterali. Nel complesso comunque non sfigura.
Sau 6,5 – Indeciso davanti alla porta al 7′, sublime quando ad un incredibile stop in scivolata fa seguire un cross al bacio per Borriello che vale il vantaggio. Per il resto tanta lotta, anche quando è apparso un predicatore nel deserto. (dal 71′ Giannetti 6 – Il suo palo è il frutto dell’azione più bella del Cagliari. Un 2-0 avrebbe chiuso virtualmente il match.)
Borriello 7 – Sponde, calma, intelligenza tattica: è un attaccante di grande livello e non lo scopriamo di certo oggi. La classe del bomber appare quando insacca l’unica palla giocabile della partita.
All. Rastelli 5,5 – Il 3-5-2 iniziale si trasforma dopo appena 10 minuti in un 5-3-2 a trazione più che posteriore. Poche iniziative e solo tanto (ottimo) muro difensivo, con neanche l’idea di imbastire un contropiede. Troppe, infatti, le cosiddette “spazzate” dei difensori. Bravi i suoi giocatori a saper soffrire e punire al momento giusto con Borriello, fisiologico poi il tracollo nel momento in cui il Genoa ha messo a segno un 1-2 micidiale. I rossoblù di casa hanno meritato la vittoria, avendo imposto il loro gioco per praticamente tutti i novanta minuti. Per vedere un po’ di trame offensive il Cagliari è rimandato alle prossime partite.
Oliviero Addis