Gianni Munari, istrione del gruppo rossoblù

Gianni Munari, istrione del gruppo rossoblù

Gianni Munari è il protagonista di giornata davanti a taccuini e microfoni in casa Cagliari, a tre giorni dalla sfida al “Luigi Ferraris” di Genova. Nello Store del Cagliari Calcio nel Largo Carlo Felice, il centrocampista ha risposto alle domande dei cronisti. “Essendo uno dei giocatori più esperti di questo gruppo dovrò essere importante a livello umano, cercando di farmi sempre trovare pronto quando chiamato in causa e aiutando i più giovani e gli ultimi arrivati che, comunque, si sono già ben integrati: questo è un gruppo solido. Siamo una squadra che si deve salvare e ogni partita sarà difficile, sarà importante la compattezza e restare tutti uniti nei momenti più difficili che inevitabilmente arriveranno. La società ha fatto degli acquisti importanti, con giocatori di rilievo, e ritengo che questa squadra abbia le carte in regola per togliersi delle soddisfazioni. Io vice Di Gennaro? Io cerco di rendermi utile, non sono né un vice Di Gennaro né vice mezzala, posso giocare in tutti i ruoli di centrocampo: dobbiamo solo credere in noi stessi e avere fiducia.”

Un debutto complicato attende i rossoblù contro il Genoa di Juric: “Abbiamo visto tutti l’ottimo lavoro che ha fatto il mister a Crotone lo scorso anno. Le sue squadre giocano ma ti lasciano anche giocare. Presumibilmente la metteranno sul piano dell’intensità e giocheranno molto sugli esterni perciò dovremo essere bravi noi a chiudere quelle corsie e a ripartire per vie centrali.”

Qualche sogno particolare accomuna questo gruppo alla vigilia del campionato? “Sicuramente ci piacerebbe vincere con una delle big, magari in casa. Fa sempre piacere. Quindi speriamo di fare un torto a tutti quei tifosi sardi che non tifano il Cagliari”. 




Munari, annunciato anche da Lotito come nuovo innesto della Salernitana, è stato a lungo sul piede di partenza. Ma alla fine è rimasto ben volentieri in Sardegna: “Ormai sembrava che fossi sul punto di partire. Io credevo di poter restare a Cagliari ma sembrava che la società avesse fatto scelte diverse. Poi ho parlato col mister e ho dato il massimo sin dal primo giorno di ritiro, ho lavorato anche a casa per evitare i problemi muscolari della scorsa stagione, mai così frequenti in tutta la mia carriera. Perciò il mister mi ha dato la conferma e ci tengo a ringraziarlo, così come il presidente, per le belle parole che hanno speso nei miei confronti. Ho solo un anno di contratto ma sto bene qua, la mia famiglia sta bene qua, e darò ancora il massimo per questo progetto. Non è certamente un problema di contratto, ho ricevuto delle offerte dalla Serie B di squadre che mi proponevano anche 3 anni di contratto”.

dall’inviato Fabio Frongia




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