Cagliari, cosa ha detto l’ultimo test? Primavera, che bell’impressione!
Nel test amichevole andato in scena ieri al “Comunale” di Decimomannu, parecchie sono le indicazioni avute sia dalla formazione Primavera che da quella pronta a debuttare in Serie A tra due giorni, dove al “Luigi Ferraris” (ore 20.45) affronterà il Genoa. Tra i ragazzi di Massimo Rastelli hanno partecipato al test coloro i quali non sono scesi in campo nel match di Coppa Italia con la Spal. Si è visto un Giannetti più croce che delizia; incredibilmente impetuosa la voglia mostrata dall’attaccante toscano, aggressivo su ogni pallone, provando a recuperar palla fino a centrocampo ed entrando con decisione nei contrasti. Dall’altro lato, però, è incredibile il quantitativo di gol sbagliati dal numero 32 rossoblù: almeno cinque palle gol nitide sciupate più un miracolo del portiere primavera Crosta, arresosi solo nel finale all’attaccante senese, il quale è finalmente riuscito a insaccare la sfera per la rete decisiva nel vittorioso 2-1 dei “grandi”.
Partita utile per Melchiorri: il marchigiano ha sicuramente tanto bisogno di vedere campo e il test gli ha giovato dal punto di vista atletico, oltre ad aver in qualche modo ripreso confidenza con la palla. Sono tanti gli errori tecnici del centravanti rossoblù, soprattutto nei cross. Un piede ancora da registrare ma che avrà tutto il tempo per ritrovare la qualità vista nello scorso campionato di Serie B. Menzione anche per Marko Pajac, schierato ancora una volta fuori ruolo: è stato esterno nel centrocampo a cinque ma, tutto sommato, ha offerto una buona prestazione seppur sia sempre presente il solito problema, ovvero quello dei tempi di gioco; ciò si è manifestato in particolare quando il croato provava a rientrare sul sinistro piuttosto che usare il piede debole.
C’è tanto da lavorare per Vasco Oliveira, quasi sufficiente in fase offensiva ma da rivedere in ripiegamento. Deiola, Munari e Barella senza lode e senza infamia, seppur il classe ’97 abbia peccato in fase di impostazione con lanci fuori misura. Ancora non convince la difesa a tre, ieri composta da Salamon, Krajnc e Pisacane: troppe le volte in cui il trio si è fatto infilare coi lanci lunghi e, qualche volta, da imbucate con azioni rapide dei primavera là davanti, i quali sono più volte sfuggiti al pacchetto arretrato “rastelliano“. Movimenti ancora da registrare e oliare a fondo, ci sarà da lavorare nonostante Genova sia dietro l’angolo.
Può invece sorridere Max Canzi: usa la difesa a tre sotto specifica richiesta di Massimo Rastelli ma i risultati sono assolutamente soddisfacenti. Il terzetto difensivo composto da Cadili, Sarritzu e Briukhov (a cui poi subentra Giuseppe Serra) tiene botta agli attacchi di Giannetti e soci (nonostante il senese ci metta del suo). Pressing alto, possesso avvolgente e palla ai centrali di centrocampo pronti a verticalizzare immediatamente per gli attaccanti, senza disdegnare le corsie laterali, anch’esse utilizzate per arrivare alle combinazioni sulla trequarti volte a infilare tra le linee la prima squadra. Sempre letale Davide Arras, rapace sotto porta e disposto al sacrificio, scendendo fino a centrocampo per aiutare la squadra in copertura. Sopraffina la tecnica di Federico Serra nell’imbeccare i compagni più avanzati ed è buono anche il lavoro di Camba, oscuro ma comunque utile.
Sugli esterni volano Pitzalis e soprattutto Mastino, promossi anche Pennington e Biancu in mezzo al campo. Molto positivi tutti i subentrati, dai più conosciuti Taccori, Riccardo e Fabio Doratiotto, Manca, passando per i nuovi innesti Mastromarino e Porcheddu, senza tralasciare Rahuf, elemento veramente interessante della prima linea a disposizione del tecnico milanese. D’obbligo la menzione per Bizzi (buone i suoi interventi) e soprattutto Crosta: il portiere scuola Milan è stato assolutamente sensazionale quando chiamato in causa, facendo venire gli incubi a Giannetti (che lo ha trafitto solo nel finale), davvero favolose le sue parate per istinto e tecnica. Insomma, dalla porta all’attacco, nonostante sia una delle rose più giovani del campionato Primavera, per i ragazzi di Canzi sembra profilarsi un altro campionato d’alto livello e perché no, ancora più sorprendente dell’anno passato.
Mattia Marzeddu
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