Cagliari Primavera, Canzi: “Ottimi portieri, Arras sta completando la crescita”
Max Canzi commenta così la prestazione del suo Cagliari Primavera contro la prima squadra, tenuta in scacco fino al rush finale, quando i gol di Pisacane e Giannetti hanno ribaltato la rete di Arras, ristabilendo le gerarchie.
“E’ normale che in queste partite ci sia un andamento come quello odierno. I ragazzi hanno dato il massimo per mettersi in mostra, mentre la prima squadra era concentrata sull’impegno di domenica in campionato. Bisogna dare il giusto peso a prestazioni come quella di oggi“.
Grande prova di Crosta, ma anche di Arras, in gol contro la prima squadra con cui ha giocato e segnato alle Canarie. “Partiamo con un gruppo di portieri di alto livello, da Bizzi a Crosta, mentre Davide è un giocatore importante che è rimasto perché abbiamo scelto di fargli maturare il suo percorso di crescita. Discorso che vale per lui come per altri ragazzi“.
E’ una Primavera con poco fisico e centimetri. “Al di là di questo, abbiamo tanti classe 1999 e 2000, siamo forse la Primavera più giovane d’Italia. E’ stato fatto un grande lavoro l’anno scorso negli Allievi da parte di Marco Cossu e Michele Filippi, e abbiamo scelto di lavorare con tanti giovani sotto età“.
Cosa cambia con il varo dei gironi basati sul ranking e non sulla territorialità? “Purtroppo eravamo ventiduesimi, a causa dei risultati degli ultimi 5 anni, quindi avevamo davanti molte teste di serie. Sfideremo squadre come Roma e Palermo che da tanti anni non incontravano il Cagliari, l’obiettivo è costruire giovani per la prima squadra, poi tutto quello che verrà in più sarà ben accetto. E’ chiaro che arrivare tra i primi quattro sarebbe importante, ma avere la botte piena e la moglie ubriaca è difficile: vogliamo fare bene con giocatori sardi, giovani, senza fuoriquota, sappiamo che è dura ma puntiamo a fare il massimo al servizio come sempre della prima squadra“.
C’è da sostituire Santiago Colombatto in regia. “Lui era importante dal punto di vista carismatico e tecnico, è normale dover ripartire da zero ed è anche il bello di questo mestiere. Difesa a tre? L’anno scorso l’ho usata solo a Milano contro l’Inter, quest’anno tendenzialmente partiamo ancora con la difesa a quattro. Oggi abbiamo soddisfatto un’esigenza della prima squadra, che voleva fronteggiare un modulo simile a quello che userà il Genoa”.
dall’inviato Mattia Marzeddu
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