Cagliari, c’è ancora da fare: promosso con riserva

L’analisi dopo il 3-0 alla Pistoiese

Il Cagliari in allenamento ad Aritzo

Il Cagliari in allenamento ad Aritzo

Sufficienza piena ma senza troppi entusiasmi. Per via dell’avversario (battuto 3-0 senza fatica) che abita due piani sotto, la volitiva Pistoiese di Remondina, ma anche perché il Cagliari si è mostrato meno arrembante e concreto rispetto alla piacevole sorpresa contro il Terek Grozny. Massimo Rastelli archivia il primo test in terra sarda col sorriso (e non potrebbe essere altrimenti), ma sa bene di dover lavorare ancora tanto, al di là delle dichiarazioni di circostanza. Guai se non fosse così, dopo 15 giorni di lavoro e con poco più di tre settimane a separare dall’inizio della ritrovata Serie A.




Il tecnico campano marcia secondo tabella, anche se le defezioni e i ritorni a singhiozzo disturbano il suo operato, in attesa di riavere tutti a disposizione, con provenienza infermeria e calciomercato. Ad Aritzo si è visto un Cagliari abbastanza confusionario, specie nel primo tempo, quando – a differenza dell’ultima uscita – non è riuscito a prendere la scia del gol siglato in apertura. La sola conclusione di Farias (fermato sulla linea allo scadere) ha fatto da corollario ad una prestazione incolore, dove raramente la squadra, pur applicandosi, è riuscita a mettere in pratica le trame provate a secco fino alla rifinitura. Meglio nella ripresa, quando la stanchezza dei toscani, le scorribande di Padoin (preferibile da terzino) e l’ispirazione di Farias (gran gol per lui) hanno prodotto tiri in porta e spettacolo per un accaldato e annoiato pubblico di Aritzo.

Rastelli è conscio di dover ancora incidere su diverse zone del campo. In difesa i centrali danno ampie garanzie (in attesa di avversari più probanti), e starà all’ex Avellino pescare una coppia dal mazzo formato da Bruno Alves, Capuano, Ceppitelli, Salamon e Krajnc, verificando Murru da titolare e tenendosi pronto alla bisogna l’ex Pescara, salvo nuovo terzino sinistro dal mercato. A destra Pisacane è stato tra i migliori, mentre Padoin sembra avere più possibilità di sprigionare corsa e polmoni partendo da dietro; in merito, qualcosa in più si potrà dire quando arriverà l’Isla di turno.




Come ammesso dall’allenatore, deve lavorare Di Gennaro, alla prima esperienza in Serie A (a 28 anni), bisognoso di migliorare nelle letture offensive e difensive, velocizzando la giocata in verticale (sul corto e non) e posizionandosi meglio. Contro la Pistoiese, la timida attività di “schermo” di Colombo e Mungo tendeva ad escluderlo dalla fase di costruzione. Davanti regnano i funamboli, ed è al loro vorticoso movimento che si affidano tante speranze rossoblù, aspettando il granatiere Borriello “di cui c’è bisogno” (ammette Rastelli).

Lavori in corso, come d’uopo di questi tempi, per un Cagliari che ha l’impalcatura e ora deve cementare ogni componente.

Fabio Frongia

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