Cagliari-Pistoiese, Rastelli: “Borriello e Isla? Non dire gatto…”

Le parole dei protagonisti dopo Cagliari-Pistoiese

Massimo Rastelli dopo Cagliari-Pistoiese

Massimo Rastelli dopo Cagliari-Pistoiese

Al termine dell’amichevole contro la Pistoiese, il tecnico del Cagliari Massimo Rastelli ha fatto il punto della situazione in casa rossoblù, analizzando la prestazione dei suoi e i primi 15 giorni di allenamenti tra Pejo e Aritzo.

“Stiamo mantenendo la nostra anima – ha esordito il tecnico rossoblù -, un anno fa questa squadra ripartiva dopo una dolorosa retrocessione e credo ci siano delle buone basi. C’è grande entusiasmo oltre che la consapevolezza di aver portato il Cagliari dove merita. I nuovi hanno alzato il livello, e tutto il gruppo ne sta beneficiando. La risposta del pubblico non mi sorprende, conosciamo bene la passione dei nostri tifosi e non vedevamo l’ora di riabbracciarli qui ad Aritzo.




Il punto su Borriello e Isla: “Il Trap diceva “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Senza firme può sempre succedere di tutto. Capozucca ha fatto un grande lavoro, e sono sicuro che saprà chiudere le trattative in corso in modo da chiudere l’organico per il primo di agosto”.

I nuovi: “Sembra siano qui da sempre. Il lavoro procede, i carichi diminuiranno in maniera importante dopo il triangolare di domenica e a quel punto si dovrebbe iniziare a vedere maggior brillantezza. Non abbiamo sprecato tanti palloni oggi, quando aumenterà la condizione il palleggio verrà più facilmente, questo è ovvio. La preparazione è a buon punto, ma vogliamo migliorare giorno per giorno sotto tutti gli aspetti”.

Munari come vice Di Gennaro: “E’ un ruolo non abituale per lui, ma è talmente esperto che fin dal primo momento lo ha interpretato molto bene. Munari a oggi è sicuramente una pedina preziosa per noi. Di Gennaro? Sono soddisfatto, ma non mi accontento facilmente. Davide ha tutte le qualità tecniche per essere protagonista in Serie A. Deve migliorare in alcune letture tattiche e sul piano fisico, si sta applicando tantissimo e ci sono già delle buone basi”.

Da Cerri a una punta di peso esperta: cosa cambia? “Non cambia nulla, mi piace avere una punta fisica, e in un organico come il nostro ce n’è necessità. Poi alla gestione del gruppo ci penso io, come sempre. Qui bisogna sudare la maglia. Non ci sono gelosie, tutti vogliono giocare ma mettendo le cose in chiaro i ragazzi riescono a contribuire alla causa senza storcere il naso.”



dagli inviati Mattia Marzeddu e Francesco Aresu

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