Cagliari, le parole di Capozucca e del dottor Roberto Mura da Aritzo
Il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca, è intervenuto ai microfoni di Videolina, facendo il punto della situazione in casa rossoblù. Dopo il cordoglio espresso per la scomparsa dell’avvocato Mariano Delogu (“Persona di grande tatto, fautore dell’acquisizione del Cagliari da parte di Tommaso Giulini, lo ricordiamo con affetto e ammirazione, un ex presidente e una figura importante. E’ un giorno triste”, ha detto), l’ex uomo mercato del Genoa ha risposto alle ovvie domande sul calciomercato.
“Isla? Essere sempre in movimento fa parte delle mie attività – taglia corto – Parlare oggi di mercato è fuori luogo, anche indelicato visto il lutto della nostra società nella giornata odierna. L’obiettivo del Cagliari è salvarsi, non esistono altri obiettivi o altri campionati, noi dobbiamo giocare col solito piglio, volendo vincere ogni gara, io e la società pretendiamo il massimo dai giocatori, prima possibile si arriva ai 40 punti e poi si pensa ad altro”.
“Ufficialità a breve per Isla e Borriello? Se fossero ufficiali sarebbero qui ad Aritzo con noi – afferma con nettezza – Un giorno i giocatori sono vicini a noi, un altro sono lontani, un giorno si parla di Ronaldinho e un altro di diversi giocatori. Fino a quando non si firma e non si annunciano, i calciatori non sono né vicini né lontani. Ci sono molte voci, altre meno”.
Intanto è arrivato Barella: “E’ un vice-campione d’Europa (under 19), quindi oggi arriva un campione d’Europa come Bruno Alves e abbiamo due elementi reduci da due esperienze importanti con la rispettiva Nazionale. Barella è prodotto del vivaio, ha qualità importanti e fa parte del nostro progetto. Bruno Alves lo abbiamo preso perché ci serviva esperienza e cattiveria, ho parlato con un vecchio amico come Giuliano Terraneo (ex direttore sportivo del Fenerbache) e mi si è accesa la lampadina. Così abbiamo fatto questa trattativa”.
Quanto ha bisogno, il Cagliari, di un centravanti di peso? “Intanto dico che noi abbiamo in organico un giocatore come Sau che non ha avuto la fortuna di approdare in un grande club ma sulle cui qualità tecniche non ho dubbi. Ho avuto Di Natale come calciatore e per me Sau non è inferiore a Totò, sui nomi che sono accostati al Cagliari non rispondo perché non sono calciatori nostri”.
Sui grandi nomi, stile Adebayor e Muntari. “A volte ci si inventa dei nomi. Il Cagliari ha una grande società, una grande proprietà con idee reali e solidità. Ci sono molti calciatori che hanno chiesto di venire, noi vogliamo calciatori che spacchino il mondo, però il fatto che molto elementi si avvicinino al Cagliari è motivo di orgoglio”.
Ancora su Barella: “Non ci siamo pentiti di averlo ceduto in prestito a gennaio, per il suo valore non meritava di andare via, ma nemmeno di giocare poco. A Como c’erano Festa e Matteoli, quasi due papà per il ragazzo, e allora abbiamo pensato che questi potesse tornare al Cagliari con un valore ancora più elevato rispetto a prima”.
Ai microfoni di Videolina ha parlato anche il dottor Roberto Mura: “Dessena farà un controllo dal dottor Salvi giovedì a Quartu Sant’Elena per verificare la situazione a una settimana dall’intervento. Melchiorri è a 3 mesi e 20 giorni dall’intervento chirurgico al ginocchio, sappiamo che ci vogliono 5-6 mesi e quindi prosegue tutto secondo i programmi. Federico lavora bene con il programma personalizzato e lo aspettiamo. La situazione fisica del gruppo è buona, in questo periodo di doppie sedute è normale avere affaticamenti e dolorini muscolari o tendinei, per questo ogni tanto qualcuno rimane a riposo o lavora in differenziato per mezza giornata o per la giornata intera”.