Cagliari, Salamon: “Europei grande esperienza, voglio rendermi utile”
E’ Bartosz Salamon il primo protagonista ai microfoni nel ritiro del Cagliari ad Aritzo. Il difensore polacco si è espresso così alla ripresa degli allenamenti: “La squadra sta lavorando molto bene, stiamo curando con attenzione la fase difensiva come si è visto nelle prime due amichevoli, sappiamo che in Serie A è fondamentale perciò l’impegno è tanto perché c’è ancora tanto da fare”. E’ atteso, a giorni, l’arrivo di Bruno Alves che blinderà il reparto centrale, mentre per quanto riguarda le fasce, come vedi la situazione? “Siamo coperti in tutti i ruoli, poi la società penserà a queste cose e valuterà se abbiamo bisogno di qualcun’altro o no. Non vediamo l’ora che arrivi Bruno Alves, darà tanta esperienza e potremo imparare da lui”.
Il Cagliari esordirà in campionato a Genova e sarà importante l’approccio, come ribadito da Rastelli: “L’approccio giusto non mancherà perché essere arrivati in Serie A è una grande opportunità per tanti di noi e vorremo sfruttarla. Siamo una squadra equilibrata con giocatori d’esperienza, altri di età media che hanno tanto da dimostrare e i giovani che portano in dote talento e spensieratezza. Credo che sia un mix giusto, siamo fiduciosi.”
E’ possibile sbilanciarsi sull’obiettivo? “L’obiettivo è quello di mantenere la categoria. Lo scorso anno abbiamo faticato tanto per conquistarla e adesso non vogliamo lasciarcela sfuggire. Il mio obiettivo personale è quello di rendermi utile alla squadra, farmi trovare pronto quando il mister mi chiamerà in causa. Ovviamente più partite giocherò e più sarò contento, adesso però penso solo a lavorare”. Anche in questi primi giorni di ritiro sei stato uno dei giocatori più acclamati, hai pensato di mettere radici a Cagliari e diventare un senatore di questo gruppo? “Mi piacerebbe tanto diventarlo, voglio essere importante per la squadra e lavoro per questo”.
Che esperienza è stata quella dell’Europeo? “Grandissima esperienza anche se non ho giocato, ma stare a contatto con giocatori di grande livello e vedere da vicino squadre come Germania e Portogallo, per esempio, è una motivazione: ti fa capire che sono umani anche loro, che nulla è impossibile e bisogna lavorare ed impegnarsi per arrivare ad alti livelli.
dall’inviato ad Aritzo Matteo Porcu
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