Le indicazioni da Pejo sul centrocampo rossoblù
Si lavora e si lavora duro nel ritiro di Pejo. Cagliari che in vista dell’amichevole contro il Terek Grozny (buona impressione contro la Roma) aumenta l’intensità e continua a testare soluzioni tattiche senza avversari. La difesa (in particolare i centrali), guidata ormai abitualmente da Marco Cossu e Dario Rossi, è il reparto maggiormente consolidato. Capuano, Ceppitelli, Salamon e Krajnc conoscono a memoria i dettami richiesti da Rastelli e il suo staff. Il tecnico campano si sta quindi dedicando particolarmente a quel centrocampo così tanto rinnovato rispetto alla scorsa stagione in cadetteria.
Occhio vigile, ovviamente, su Davide Di Gennaro: il regista ex Vicenza è l’osservato speciale. Si insite sulla sua tenuta difensiva, ritenendo già ottima la proiezione in avanti. Con Gianni Munari, però, anche prove dedicate solo alle verticalizzazioni. Proprio l’emiliano è uno di quei giocatori in uscita, per quanto la sua presenza sia importante all’interno dello spogliatoio come durante le partitelle di fine seduta: tanti i suoi consigli di posizionamento per i compagni più giovani. Per ora il giocatore veste ancora il rossoblù e Rastelli se lo gode ritenendolo una preziosa pedina dello scacchiere.
Mentre la Tetteh-mania impazza fuori dai cancelli del campo di Celleddizzo, anche sul prato verde il ghanese convince sempre più tecnico e addetti ai lavori. Grinta, facilità di corsa e ottimo senso della posizione sono dalla sua. Continua a stracciare tutti durante i test di resistenza e si guadagna sistematicamente gli applausi dei tifosi presenti. Testa bassa e dedizione contraddistinguono Alessandro Deiola, giovane di San Gavino che dimostra ogni giorno di più l’umiltà ormai propria (e rara di questi tempi). E’ evidente tutta la voglia di giocarsi le chance a disposizione nella prossima Serie A.
Artur Ionita è già una garanzia, con le sue doti da incursore in grado di trasformarsi alla bisogna nel più classico dei mediani di rottura. Duttilità richiesta anche a Simone Padoin, alternato durante i test sia come mezzala che come terzino. L’ex Juventus infatti è in questo momento il giocatore designato (con Fabio Pisacane) per il ruolo di esterno basso, avendo ovviamente il compito di agire da interno quando il difensore napoletano giocherà titolare. Le condizioni di Daniele Dessena restano un’incognita, infatti il capitano ha abbandonato il ritiro nel weekend per rimuovere dalla tibia le ultime viti. Dovrebbe essere disponibile da inizio stagione, ma il suo inserimento sarà graduale.
Marko Pajac e Joao Pedro si alternano nel ruolo di trequartista: il brasiliano è atteso ad una importante verifica dopo l’ottima Serie B ed è uno dei leader carismatici della squadra. E’ al centro del progetto e potrebbe essere il reale crack della stagione. Da verificare invece la situazione del croato, che continua a illuminare con tiri mancini a togliere la ragnatela da sotto il sette. Interessante capire già dalla prossima amichevole se il suo sinistro educato sia accompagnato anche da una velocità (di piede e di pensiero) adeguata, fondamentale per poter affrontare un campionato di massima serie.
Con Nicolò Barella impegnato in nazionale under 19 il centrocampo rossoblù è un vero e proprio catino bollente, viste le tante soluzioni a disposizione di Rastelli. Dando per scontato il nuovo arrivo nel mezzo, come dichiarato a più riprese da Giulini e Capozucca, rischia di crearsi un traffico da orario di punta. L’addio di Munari, giocatore con le valigie pronte ma stimato da dirigenza e tifoseria, non sarebbe a cuor leggero per entrambi le parti. Tetteh, fino a poco tempo fa destinato ad un prestito, si candida a rivelazione dell’anno. Deiola e Barella sono i due giovani su cui il Cagliari vuole incentrare il proprio futuro. Porte girevoli quindi per quanto riguarda il mercato, mentre i rossoblù si avvicinano alla chiusura della loro esperienza in Val di Sole, mercoledì contro la squadra cecena.
dall’inviato a Pejo Oliviero Addis