Il calore del pubblico di casa non è bastato. Mauro Serra ha fallito l’assalto alla titolo mondiale Kombat League di Muay Thai (categoria 69.8 kg), perdendo per KO alla quinta ripresa contro il forte inglese Liam Harrison. Sul ring dell’Alma Beach è andato in scena un incontro pressochè a senso unico: dopo una prima fase di studio, infatti, il thai-boxer di Leeds ha fiaccato le resistenze di Serra con una serie di low kick ben assestati. Serra, che aveva minuziosamente preparato il match con il maestro thailandese Lex Phet, è parso fin da subito scarico e incapace di rispondere alle coraggiose offensive – prevalentemente in linea bassa – portate dall’avversario.

Dopo un inizio di match piuttosto farraginoso, Serra ha provato a scuotersi nelle battute iniziali del quarto round, mandando a segno alcuni high kick. Harrison, con grande maturità, ha superato però il momento difficile senza particolari danni, e nella quinta e ultima ripresa ha chiuso il match con un durissimo diretto sinistro che ha definitivamente mandato al tappeto Serra.

Nonostante la delusione finale per la sconfitta dell’atleta di casa, la quarta edizione di Hearts on Fire è andata in archivio con grande successo di pubblico. Da segnalare anche la vittoria ai punti di Marco Loi (Hua Ciai Muay Thai), che ha conservato il titolo italiano Kombat League nella categoria 63 kg battendo ai punti lo sfidante Federico Mazza (Serra Muay Thai Academy).

Vittorie ai punti anche per Luca Porru (Serra Muay Thai Academy) su Alberto Benossa (Alex Muay Thai), Vincenzo Ghiani (Hua Ciai Muay Thai) su Samuele Cuccuru (Team Tarantini), Davide Farci (Serra Muay Thai Academy) su Andrea Murgia (Hua Ciai Muay Thai) e Sasha Us (Serra Muay Thai Academy) sulla veneta Ilaria Signori (Muay Thai Clan Bassano del Grappa) nell’unico match femminile della serata.

Applauditissima, infine, l’esibizione di Kyoukushin Full Contact Karate tra due atleti della nazionale italiana: Sergio Civitella e Vittorio Bagnato. A prevalere, con verdetto unanime dei giudici, è stato quest’ultimo.