Casteddu Village itinerante, una scelta vincente (VIDEO)

Casteddu Village, esperienza sana e lungimirante della società rossoblù

village castedduUno spazio, a due passi dai calciatori, dove potersi divertire, incontrare i propri beniamini e portarsi a casa un ricordo, gratis o meno. Belle ragazze a guidare l’esperienza tra biliardini, porte gonfiabili, subbuteo e tanto altro, e poi gli stand per la firma degli autografi e l’acquisto dei gadget targati Macron, nuovo sponsor tecnico. Il Cagliari Calcio, con il Casteddu Village, esperienza già vista allo stadio Sant’Elia nell’antistadio della tribuna centrale, dimostra ancora una volta di volersi avvicinare ai propri sostenitori, sardi e non, di Sardegna ed emigrati, turisti di passaggio nonché veri e propri fanatici che hanno organizzato ferie e vacanze pensando al rossoblù.




Biliardini al Casteddu Village

Biliardini al Casteddu Village

Inaugurato qualche giorno dopo l’arrivo della squadra a Pejo, era atteso non poco dalla gente, che non perdeva occasione per chiedere quando venisse aperto il villaggio. E così, mentre Storari, Rafael, Colombo e Crosta lavorano sodo nella porta a due passi da loro, i bambini se le danno di santa ragione nell’ambito delle varie attività ludiche, qualcuno si fa fotografare con il cartone simil Instagram e altri fanno acquisti. E si entra nel weekend, quando in tanti si riverseranno in mezzo agli stand, tra un allenamento e l’altro.

Tutto questo rientra in un clima positivo, a livello di marketing, che il Cagliari ha creato lentamente (e tanto ancora c’è da fare) dal 2014, con l’insediamento della nuova proprietà e di una struttura marketing quanto mai attiva. “I ragazzi sono molto contenti, siamo felici dell’accoglienza”, aveva detto Giulini due giorni fa; “Speriamo di rivederci negli anni”, dicono dal Comune di Pejo, a riprova di un feeling che potrebbe essere non episodico.

Il matrimonio funziona, le iniziative per la squadra non mancano (il rafting, la funivia fino ai 3000 metri, le degustazioni di prodotti tipici e gli incontri extra-campo), ora si spera che porti bene a livello di risultati sportivi: “Se arriviamo tra le prime 12 torniamo di sicuro”, ha detto col sorriso Giulini alla giunta comunale di Pejo, ma già nei prossimi giorni Cagliari e il sindaco Dalpez si siederanno ad un tavolo per capire se si possa replicare, magari con accordo pluriennale.




casteddu villageMassima disponibilità da parte di società e calciatori (nessuno ha mai negato un autografo, un video saluto o una foto ai tanti tifosi assiepati ai cancelli) favoriscono il fatto che in casa rossoblù il ritiro scorra con grande empatia. Solo elogi, da questo punto di vista, per un Cagliari che a due passi ha Roma e Napoli (in ritiro nelle vicine Pinzolo e Dimaro). Ecco, in casa azzurra e giallorossa (dove comunque il traffico di gente e giornalisti è più nutrito), funziona che chi spende un tot nello store abbia accesso alla zona autografi, che i giocatori siano raggiungibili solo con impresa titanica (o aiutino di inservienti amici), e diverse contromisure che ormai pensano solo alla monetizzazione e all’allontanamento di ragazzi normalissimi (i calciatori) da chi permette ai club di fatturare e avere ragione di esistere.

Un grande vantaggio, rispetto alle politiche delle big, che lascia tutti coloro i quali si sono avvicinati in questi giorni al prato di Celledizzo entusiasti per l’ambiente positivo e per il ricordo che potranno portare con sé.

Fabio Frongia

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