Dinamo Sassari, senti Perego: “Più “europeo” di Lawal, Olaseni può far bene”

La scorsa estate, dopo averlo visto giocare nella Summer League NBA con la canotta dei Miami Heat, coach Trinchieri lo aveva individuato come centro titolare dell’ambizioso Bamberg futuro campione di Germania. Le prestazioni, però, non sono sempre state all’altezza delle aspettative. Allora a fine novembre – una decina di giorni dopo la virgola fatta registrare in Eurolega contro la Dinamo Sassari – Gabe Olaseni ha fatto le valigie per Giessen, dove è finalmente riuscito a far intravedere tutto il proprio potenziale chiudendo la stagione a 11.6 punti e 7 rimbalzi di media.

L’impatto col basket pro non è stato dunque semplicissimo, ma i margini di miglioramento sono tanti. A confermarlo è Federico Perego, assistente di Andrea Trinchieri, che per quattro mesi ha avuto alle proprie dipendenze il nuovo centro del Banco di Sardegna: “A Bamberg le cose non sono andate benissimo – ammette –, Olaseni doveva essere il centro titolare della squadra, ma il campo ha detto che non era ancora pronto. Dispiace, però non è stata colpa sua. Nel basket può succedere”.

In tanti, nelle ultime ore, hanno accostato le caratteristiche del pivot britannico a quelle di Shane Lawal, che ha lasciato ricordi indelebili al PalaSerradimigni: “Sono simili, ma fino a un certo punto – spiega Perego –, Gabe è meno esuberante dal punto di vista atletico. Sotto il profilo tecnico e delle interpretazioni, invece, credo che abbia qualcosa in più. Lo vedo più “europeo”, insomma”.

La “presa” della Dinamo potrebbe dunque rivelarsi vincente: “A mio avviso ha tutte le carte in regola per affermarsi in Italia – prosegue –, è un prospetto interessante e credo che abbia un buon futuro davanti a sè. Lavora tanto, e difensivamente, per essere un rookie, lo scorso anno ha mostrato delle cose interessanti. In attacco deve crescere, ma già ora è un ottimo rollante sulle situazioni di gioco a due”.

Perego, però, tiene a sottolineare soprattutto le doti “umane” di Olaseni: “E’ un bravissimo ragazzo, tra i più educati che abbia conosciuto nel corso della mia carriera – conclude -, ha una laurea in giornalismo, è molto colto e tiene addirittura un blog su internet. Gli auguro maggior fortuna di quanta ne abbia avuto in Germania”.

Roberto Rubiu