Cagliari, Giulini: “Nessun arrivo in difesa. Stadio? Priorità al temporaneo, bivio con B Futura”

Le parole del presidente del Cagliari Tommaso Giulini dal ritiro di Pejo

Tommaso Giulini in conferenza stampa a Pejo

Tommaso Giulini in conferenza stampa a Pejo

Conferenza stampa fiume per il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, nella sala stampa nel ritiro di Pejo. Il patron si è intrattenuto con i giornalisti, spaziando su tutti i temi del pianeta rossoblù: calciomercato, strategie e nuovo stadio al centro della mattinata.

Prima esperienza in Val di Sole, giovedì l’inaugurazione del Casteddu Village. “E’ stata una bella accoglienza, sono molto felice di essere qui e ringrazio il Sindaco Dal Pez perché tutto è perfetto, dal campo al resto, i ragazzi stanno bene. E’ importante perché in ritiro si prepara la stagione che verrà, si gettano le basi più importanti”.

Com’è l’umore del gruppo? “I ragazzi sono tutti soddisfatti, si rendono conto che quest’anno la salvezza è obiettivo imprescindibile, abbiamo sudato tanto l’anno scorso per salire in Serie A e adesso va mantenuta. Ci sono tante storie in gruppo: Rastelli che per la prima volta viene in A dopo anni di gavetta, Capozucca che dopo 8 anni di Serie A col Genoa vuole mantenerla con noi e rimanere fino all’inaugurazione dello stadio nuovo. Vincere la Serie B non è banale, nel gruppo ci sono calciatori che qui hanno vinto una scommessa e ora vogliono giocarsi una grande avventura in Serie A. Dessena deve dimostrare di essere degno di indossare la fascia di capitano in Serie A, Melchiorri siamo convinti che a quasi 30 anni possa essere protagonista in Serie A, dove giocherà per la prima volta”.




La campagna abbonamenti dice “ultima stagione al Sant’Elia”, è così? “Ero al telefono prima col Sindaco Massimo Zedda per sistemare la burocrazia su quello che sarà lo stadio nuovo e definitivo di Cagliari. Stiamo anche lavorando per cercare di inaugurare lo stadio temporaneo, che però dovrà essere un gioiellino come lo era Is Arenas. Ci piacerebbe poterci spostare alla fine della prossima stagione 2016/2017. Sarà nel Comune di Cagliari, l’ipotesi più accreditata è nei parcheggi del Sant’Elia attuale, lato distinti, in breve tempo dovremo spostare la Main Stand da Quartu, quindi la scelta zona è importante”.

La Main Stand a Is Arenas

La Main Stand a Is Arenas

Ancora sullo stadio provvisorio: “La Main Stand è da smontare a inizio 2017, e poi a fine campionato dovremo smontare la tribuna innocenti dal Sant’Elia. 12 mesi sono pochi, ci sono tante cose da fare a livello di adempimenti per sicurezza e regole varie, ma ci proviamo. Tecnicamente, con la convenzione 3 + 1 fatta quando abbiamo aperto la Curva Sud, possiamo rimanere altri due anni al Sant’Elia attuale”.

La prossima tappa per il nuovo stadio è la presentazione del progetto definitivo? “Sì, ci sono però anche tappe amministrative con la Regione, relativamente al finanziamento SFIRS e domani ci sarà un incontro tra i nostri consulenti e la Regione su questo tema. Entro fine 2016 ci hanno garantito variante urbanistica comunale, e in pochi mesi da allora presenteremo il progetto definitivo”.




Importante il discorso su B Futura e l’autonomia del Cagliari rispetto a essa: “Siamo in una fase intermedia di assestment, e la stiamo facendo con B Futura, poi nel momento in cui ci sarà da affidare il progetto definitivo bisognerà valutare anche se continuare con loro. Per me B Futura è un progetto che funziona, si dovrebbe chiamare A Futura, perché il calcio italiano ha bisogno di stadi nuovi, tempi e regole certe, è un momento particolare a livello di istituzioni, con elezioni in Lega e FIGC”.

Potreste anche, a questo punto, abbandonare la strada di B Futura? “Può essere, ma abbiamo tempo fino alla fine 2016, quindi meglio procedere bene e con calma, magari slittare di qualche mese coi tempi ma avere un bel risultato sotto tutti gli aspetti. Ora la priorità è correre sullo stadio temporaneo. Dobbiamo avere un gioiellino, come lo era Is Arenas, che tutti nel calcio italiano invidiavano a Cellino. Lo stesso Galliani mi aveva parlato di spogliatoi più belli d’Italia”.

Antonio Balzano

Antonio Balzano

Giulini afferma di non voler più “tornare sulla retrocessione di 2 anni fa”, ma dice cose importanti sui mesi dell’insediamento: “Noi arrivammo a estate inoltrata, non avevamo potere di firma per riscattare Vecino e Silvestri, giocatori importantissimi in quel periodo. Non voglio cercare alibi, ma l’allenatore si sceglie a inizio giugno, e noi in quel periodo non eravamo ancora a capo del club. Zeman era allenatore più incline a una società già rodata, cosa che noi non eravamo, ho sempre ammesso di essere stato inesperto e di avere sbagliato allenatore e qualche collaboratore”.

Si parla di Massimo Rastelli: “E’ fondamentale, il Cagliari ha annunciato tanti allenatori nella sua storia, noi con lui abbiamo vinto la Serie B e dal primo giorno in cui l’ho visto gli ho augurato di diventare un allenatore a metà tra Conte e Mourinho. Rincon? A centrocampo avevamo quattro obbiettivi: Padoin e Ionita sono arrivati; Rincon sta attendendo la chiamata di una grande squadra, altrimenti rimarrà al Genoa, che ci ha comunicato come lascerà il Grifone solo per un top club. Il Cagliari non è una società di seconda fascia, preferisco pensare a Padoin e Ionita che pur avendo altre soluzioni di prestigio come Fiorentina e Palermo hanno scelto noi. Il quarto centrocampista? Abbiamo individuato dei profili che ci interessano. Sarà un giocatore importante, utile alla causa e soprattutto duttile”, la chiosa con “no comment” di fronte ai nomi di Cigarini, Pizarro e Viviani.

Parole al miele anche per capitan Dessena: “Mi sono piaciute le parole del nostro capitano, che ha dichiarato di sentirsi oggi quello più forte a livello mentale. Tutti i nostri centrocampisti hanno massima fiducia, da Deiola e Barella che vogliamo valorizzare e far giocare, a Munari che è elemento portante del gruppo a livello tecnico e di spogliatoio, e poi Ionita, Padoin, Pajac che stanno lavorando sodo in ritiro e sono elementi su cui contiamo”.

Ancora sugli obiettivi di mercato: “A livello di esterni difensivi siamo a posto, Dessena e Padoin possono serenamente fare i terzini destri, e quando saranno a disposizione entrambi non credo sia fattibile lasciare fuori uno dei due. Dunque ci sta che giochino a destra in difesa. Stimiamo tantissimo Pisacane, su Murru puntiamo molto e Capuano può fare il terzino sinistro”. Quindi non arriverà nessuno? “Direi di no, Balzano è un jolly prezioso e ha dimostrato di essere tra i migliori nell’anno della retrocessione, non è un titolare e se il mercato da qui alla fine prospetterà soluzioni interessanti per lui potrà partire”.

Gianni Munari

Gianni Munari

L’obiettivo però era chiaro e preciso: “Volevamo Donati del Mainz, ma dopo soli 6 mesi non lo hanno voluto cedere, era il giocatore ideale per noi, unico giovane che Mourinho portò in prima squadra, quindi elemento di assoluto valore”.

Dei giovani in ritiro, tre sono in orbita Olbia: “Russu e Capello ce li hanno chiesti, e anche uno tra Arras e Serra, che sta recuperando dall’infortunio. L’Olbia vorrebbe anche Tetteh, perché sperava di avere Colombatto e Del Fabro che invece sono andati a Pisa grazie a garanzie economiche (gli daremo dei bei soldi se Santiago giocherà titolare) e alle parole rassicuranti in questo senso da parte di Gattuso. Olbia potrebbe essere opportunità ideale per Capello, ma anche qui potrebbe profilarsi (per il momento non è avvenuto) uno scenario come quello inerente Colombatto. Tetteh, secondo me e i miei collaboratori, potrebbe essere utile per l’Olbia come vice-Geroni al fianco di gente come Piredda e Muroni. E’ pronto per una Lega Pro, è più difensivo di Donsah, un vero cagnaccio”.

In attacco andrà via Cop e arriverà un ariete. “Cop ha dimostrato di essere un giocatore vero, sia con noi sia in Spagna, magari non ha avuto grande attaccamento alla maglia, però ha mercato. Secondo le indicazioni di Rastelli, lavoriamo per una punta con le caratteristiche che aveva Cerri”.

Ancora su Munari: “Non so perché Lotito abbia annunciato che sia un giocatore già della Salernitana. Gianni l’ho confermato subito, poi è chiaro che ha offerte in Serie B e il mercato resta sempre caldo. Se gli offriranno un contratto più lungo e un progetto potrà partire, proprio come Balzano”.

Il progetto Primavera 2016/2017 come procederà? “Ci sarà lo zoccolo duro degli Allievi Under 17 di mister Cossu, i tecnici sono contenti per gli innesti di Crosta, che si giocherà il posto con Bizzi, e Oliveira, difensore di fisico che mancava l’anno scorso. Non dobbiamo vincere campionati, ma far crescere elementi per la prima squadra, per il Cagliari e l’Olbia di domani”.

dagli inviati a Pejo Oliviero Addis e Fabio Frongia

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