Cagliari, servono due terzini
Rinforzato il centrocampo con gli innesti di Padoin e Ionita, e in attesa di cesellare la rosa con gli ingaggi di un ariete e di un vice Di Gennaro, il mirino di Capozucca ha un nuovo obiettivo: il reparto terzini. Esigenza di fondamentale importanza per una squadra che ha, negli esterni bassi, il proprio tallone d’Achille. Un problema apparso anche in alcuni tratti dell’ultima stagione ma che assume i contorni di una falla se si pensa agli avversari che attendono il Cagliari in Serie A.
Salutato Barreca e con Balzano in uscita, Massimo Rastelli si è scoperto in debito d’ossigeno alla voce terzini. E non solo sotto l’aspetto quantitativo. Con la partenza dell’ex Pescara, infatti, il Cagliari rimarrà privo di un autentico terzino destro, vuoto che si cercherà di colmare il prima possibile (Calabria? Bittante?) per permettere al tecnico di cucire con cura i due abiti che la squadra utilizzerà in questa stagione, il 4-3-1-2 e il 3-5-2. Sarebbe un azzardo presentarsi con i soli Padoin e Pisacane, di fatto adattati al ruolo. Improbabile pensare all’ex Juve nel ruolo di terzino per tutto l’arco della stagione, mentre il secondo si presenta nella massima serie nelle vesti del brutto anatroccolo. Adatto per il 3-5-2, decisamente più a disagio in una difesa a 4. Nonostante lo spirito di sacrificio e l’eclettismo tattico che ha convinto Rastelli a puntare su di lui anche in A, difficilmente, il campano, sarà un attore protagonista dello scacchiere rossoblù.
Se la corsia destra avrà bisogno di un innesto, la stessa necessità risalta anche nel versante opposto. L’input societario è stato chiaro sin dalla scorsa primavera: si punterà su Nicola Murru. Una scommessa, azzardata se si osservano le ultime stagioni del terzino selargino. Positivo nelle ultime settimane della passata stagione, ma troppo incostante per poter pensare di affrontare con serenità il prossimo campionato. Sarà determinante il suo approccio mentale, come sottolineato dal tecnico. Ma sarà ancor più importante, da parte della società, affiancargli un giocatore esperto che possa sgravargli quelle responsabilità e aspettative che ha dimostrato di non riuscire ancora a sostenere. Un parafulmine per i momenti di difficoltà. La trattativa per Pasqual ad inizio giugno è stato un segnale chiaro in tal senso. L’adattamento di Capuano al ruolo di terzino sarebbe una scelta di ripiego, per quanto il giocatore abruzzese si sia disimpegnato bene quando chiamato a coprire la corsia sinistra. Decisamente sfumate, invece, le possibilità di vedere Russu con il gruppo che affronterà la prossima Serie A. Già avviato, nel suo caso, un discorso con l’Olbia che potrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane.
Due urgenze di primaria importanza, dunque. Necessità basilari nella costruzione di una rosa che punta ad una salvezza senza particolari patemi d’animo. Le lacune da colmare, perciò, non mancano, così come non manca il tempo per porci un rimedio. A patto che non si sottovaluti il problema.
Stefano Sulis
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