Sticchi Damiani (pres. ACI): “Sardegna, addio WRC dal 2017”
Il rally mondiale abbandona la Sardegna. Arriva dal presidente dell’ACI, Angelo Sticchi, l’ufficialità dello strappo: “Nonostante l’ultima straordinaria edizione – afferma a La Nuova Sardegna – non abbiamo avuto riscontri per il futuro. L’Aci come impegno avrà anche l’organizzazione del Gran Premio di F1 a Monza, e in assenza di segnali chiari da parte della Regione Sardegna che riducano il nostro impegno economico, per noi sarà impossibile farci carico di questo evento per il quale, non dimentichiamolo, l’Aci negli ultimi 11 anni ha investito 27 milioni di euro”.
Non solo motivi economici dietro l’addio: “Non solo non abbiamo avuto segnali positivi, abbiamo addirittura ricevuto attacchi politici e dei segnali negativi. Perciò possiamo dire che stavolta questa splendida esperienza è giunta al termine. Resterà negli annali del rallismo italiano e mondiale, ma non ci sono più le condizioni per portare avanti questa esperienza”.
Parole che trasudano disappunto quelle di Sticchi, uno dei principali sponsor per l’organizzazione del rally nell’isola: “Io sono sempre stato il primo estimatore della Sardegna e dei suoi sterrati, e per me come si può immaginare questa è una decisione dolorosissima. La gara però resta nel campionato del mondo, il Rally d’Italia tornerà nella Penisola. Stiamo infatti lavorando a un progetto che coinvolge una serie di regioni del centro Italia. Dispiace perchè anche a Torino, nel corso del recente Consiglio mondiale della Federazione automobilistica internazionale, ho verificato che tutti hanno riconosciuto che la prova sarda del rally era arrivata ad una qualità notevole, dopo che sono stati risolti diversi problemi. Anche sotto l’aspetto dei riconoscimenti quella del 2016 è stata l’edizione più bella tra quelle complessivamente da noi organizzate”. Parole di disappunto che certificano un addio ormai certo, quello tra la Sardegna e il rally mondiale.
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