Calciomercato Cagliari – Olbia o Serie B, cosa è meglio per Colombatto?

Santiago Colombatto
Santiago Colombatto è uno di quei giocatori di cui ci si innamora facilmente. Diciannove anni (è un classe ’97) ma così già incredibilmente completo e dotato del perfetto mix di qualità e quantità, suscitando piacevoli impressioni a chiunque avesse la fortuna di imbattersi nel suo mancino e nella visione di gioco. Ha incantato con la Primavera del Cagliari, dove è diventato subito il leader, sbarcando presto in prima squadra, titolare in un momento cruciale della stagione in Serie B, dove il gruppo cominciava ad arrancare.
SERIE A, E’ PRESTO – Il Cagliari non ha avuti dubbi nel metterlo al centro dei progetti futuri, forte di riscontri empirici avuti sin dai primi allenamenti in incognito, esattamente 12 mesi fa ad Asseminello. Troppo poca, però, l’esperienza di Santi per inserirlo nella rosa di Rastelli per la Serie A. Giusto non bruciare le tappe, e non bruciare il ragazzo, per via del delicato ruolo in campo e per il fatto che già dopo le prime uscite in cadetteria era stato messo inappropriatamente nell’occhio del ciclone.

Colombatto al “Nespoli” di Olbia: sarà il suo prossimo stadio?
QUALE FORMULA? L’abitudine del calcio italiano è quella di considerare (troppo) giovani anche i ventenni, a differenza degli altri contesti, non solo quello europeo. Esperienza sarà, dunque, la parola chiave che Colombatto (e come lui tanti altri) si sentirà ripetere per i prossimi anni. Dovrà acquisirla nelle serie minori, ma con garanzie ben precise (per il Cagliari e per lui) relativamente all’impiego con continuità, finalizzato alla maturazione reale. L’ipotesi di un prestito oneroso con contributo del Cagliari legato alle presenze è accreditata, sicuramente andrà trovato un accordo economico con l’eventuale controparte.
OLBIA O SERIE B? Il futuro dell’argentino balla tra Olbia (in Lega Pro) e la Serie B, dove si cerca di trovare una soluzione gradita a tutti. Il Cagliari, come detto, ha bisogno che il calciatore giochi, anche con qualche passaggio a vuoto, senza però finire nel dimenticatoio al primo errore. In Gallura Colombatto sarebbe protagonista e soprattutto crescerebbe in casa, al centro del progetto guidato da un tecnico (Michele Mignani) che ama far giocare bene le sue squadre basandosi su centrocampisti dai piedi buoni. In Serie B avrebbe ancor più visibilità e magari possibilità di progredire, a patto di essere inserito in un progetto convincente, non in un prestito sbagliato che potrebbe danneggiarlo (cosa avvenuta per tanti giovani nel passato rossoblù).
GATTUSO MAESTRO GIUSTO? La valutazione che si fa in questo periodo è dunque legata al reale valore attuale di Santiago Colombatto: la Lega Pro gli starebbe stretta, oppure Olbia sarebbe la dimensione giusta per il 2016/2017? Il campo parlerà, adesso è il momento della scelta. Il Pisa è molto interessato alle prestazioni del sudamericano e lavora con i rossoblù, come già hanno provato a fare altre società. Il mordente di Gennaro Gattuso, il calore della piazza nerazzurra potrebbero dare una scossa a Colombatto, il quale ha comunque dato prova di non tremare più di tanto.
A PISA COSA TROVI? Raggiunta la cadetteria ai playoff, l’ultimo Pisa si è contraddistinto per un centrocampo dinamico formato da due ottimi incursori come Tabanelli (meteora a Cagliari due anni fa) e Verna, e da un recupera-palloni quale Di Tacchio. Gattuso ha preferito lavorare e privilegiare le ripartenze, senza un giro palla elaborato anche in virtù dell’assenza di un regista demandato a dettare i tempi. Ecco perché Colombatto si inserirebbe bene in un contesto tecnico-tattico dove colmerebbe una lacuna, alle dipendenze di un tecnico che ha già lavorato bene coi giovani: Golubic, Crescenzi e Peralta hanno infatti conosciuto una maturazione con il buon Ringhio.
Nessuna fretta, dunque, ma il futuro di Colombatto è oggi tra i primi pensieri della società: se la Serie B (Pisa o chi per lei) chiamerà con forza, Marino e soci dovranno, con tutta probabilità, dire addio all’idea di edificare su di lui l’Olbia che verrà.
Oliviero Addis
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