Cagliari, Melchiorri: “Serie A, ti tengo stretta! Concorrenza salutare”

Federico Melchiorri morde il freno: “Serie A, ti aspettavo”

Federico Melchiorri, pupillo del pubblico di Cagliari

Federico Melchiorri, pupillo del pubblico di Cagliari

L’infortunio sul finire della stagione, durante un allenamento di rifinitura, è stata la ciliegina amara sulla torta che il Cagliari stava confezionando. Federico Melchiorri, uno dei più amati di tutta l’ultima rosa rossoblù, lavora da mesi per farsi trovare pronto. La Serie A lo aspetta, quella categoria che avrebbe trovato un anno fa, se non avesse deciso di accettare il progetto di Giulini e di conquistarla con la maglia del Cagliari.

L’obiettivo – dichiara l’ex attaccante di Padova e Pescara a La Nuova Sardegna – è esserci alla prima di campionato. Sarebbe la prima in Serie A”. Il marchigiano partirà subito coi compagni: Linate e Pejo, dal 9 si fa sul serio. “Farò quello che fa il gruppo, tranne le partitelle per evitare i contrasti. Sono forse un po’ avanti coi tempi – racconta – Con il preparatore Gianfranco Ibba lavoro in piscina, palestra e spiaggia. Il tono muscolare migliora e stiamo accelerando. Al debutto voglio essere a disposizione. Nessuna preoccupazione”.




Prima del Trentino al visita di controllo a Villa Stuart a Roma, dal professor Mariani, dove vanno tantissimi professionisti del pallone (Totti in primis) e dove ha vissuto la chiusura della scorsa stagione, raggiunto poi dal compagno Luca Ceppitelli. In una telecronaca di inizio campionato 2015/2016, fu il giornalista di Sky Sport Riccardo Trevisani a paragonarlo a Zlatan Ibrahimovic, l'”Ibra della B” è però etichetta che sta larga. “Magari somigliassi a Ibrahimovic – si schermisce – Quel che conta è essere pronti per la A. Non vedo l’ora e spero di essere all’altezza. Da ragazzo seguivo campioni come Roby Baggio e Del Piero. Col tempo ho capito che erano un’altra cosa”.

E allora testa alla con il gol al Bari al Sant’Elia nella mente (“Una liberazione, non segnavo da un po’, è il flashback di una stagione dove le pressioni sono andate via subito”), la gioia del San Nicola per la promozione vissuta dalla tribuna e il pensiero a Rastelli: “E’ stato bravissimo. Ho sempre detto che il problema non sarebbe stato giocare bene o segnare, ma tenere lo spogliatoio saldo: è stato eccezionale nel tenerci uniti sia nelle difficoltà, sia evitando di farci montare la testa nei momenti buoni”.




Sul mercato: “Si vede che la società è ambiziosa, se dovesse arrivare qualcun altro in attacco ben venga, abbiamo un reparto forte ma la concorrenza aiuta sempre. Voglio rimanere a lungo in Serie A”, la chiosa su La Nuova Sardegna in edicola oggi.

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