Il Cagliari lavora per regalare a Rastelli un centrocampo camaleontico
Condotto in porto l’affare Artur Ionita, il centrocampo del Cagliari saluta il secondo rinforzo delle ultime settimane dopo Simone Padoin, per il quale manca solo l’ufficialità. Uno scossone, sicuramente non l’ultimo (Capozucca dixit), che produrrà degli effetti a catena, in entrata come in uscita. In che modo cambierà, dunque, la mediana rossoblù?
INNESTI TUTTOFARE – Con l’arrivo del centrocampista moldavo, il Cagliari acquista un giocatore polivalente per il quale Del Neri, suo ultimo allenatore, scomodò un paragone illustre con Simone Perrotta, da lui lanciato nel grande calcio. Come per Padoin, la multifunzionalità di Ionita collima con la volontà, annunciata dal presidente Giulini, di lavorare su due moduli di gioco sin dai primi giorni di ritiro. A oggi, nel mezzo il Cagliari conta Di Gennaro e Munari, Dessena e Ionita, Deiola e Padoin, Barella e Joao Pedro.
DUE MODULI – Non più “solo” 4-3-1-2, ma anche un 3-5-2 maturato col lavoro sul campo e non dettato dall’emergenza (vedi Trapani-Cagliari). L’idea di Rastelli, dunque, è quella di presentarsi ai nastri di partenza con un Cagliari camaleontico, votato all’eclettismo e privo di ortodossie tattiche. E le novità, alla voce “ingressi”, non sono finite qui. Capozucca infatti non si arrende, e in barba al Teorema di Marco Ferradini continua il suo disperato corteggiamento nei confronti di Tomas Rincon. Un’infatuazione che rappresenta ormai il tormentone del mercato rossoblù. Un altro regista (a giocarsi il posto con Di Gennaro) o un’altra mezzala, ma a centrocampo ci saranno sicuramente nuovi innesti.
QUALI ADDII? – Saluta la Sardegna Marco Ezio Fossati, destinazione Hellas Verona. Non certo una sorpresa, con l’ex Perugia inserito nella casella dei partenti sin dai primi giorni di mercato. I fari della serie cadetta sono puntati su Gianni Munari, con Salernitana e Spal in prima fila: l’emiliano dovrebbe partire, ma prima arriverà un altro elemento. Abbastanza fluida la situazione relativa a Nicolò Barella. Non è escluso che il cagliaritano, considerato uno dei due trequartisti in rosa assieme a Joao Pedro, possa essere ceduto, magari dopo il ritiro estivo. Situazione in evoluzione.
Quel che è certo, invece, è che su via Mameli campeggia il cartello “lavori in corso”. In società si lavora per accontentare Rastelli (mancano due terzini e una punta, una volta sistemato Cop) e regalargli ogni strumento possibile per affrontare al meglio la Serie A: la palla, poi, passerà nelle mani del tecnico.
Stefano Sulis
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