C’era anche Gianfranco Zola (assieme ad altri big dello sport mondiale, come Darren Clarke e Alessandro Del Piero, tra gli altri) alla seconda edizione del “Costa Smeralda Invitational”, torneo organizzato dal Pevero Golf Club. “Dal punto di vista lavorativo ho trovato eccezionale l’esperienza in Qatar”, dice in un’intervista rilasciata a Claudio Inconis per il Corriere
C’era anche Gianfranco Zola (assieme ad altri big dello sport mondiale, come Darren Clarke e Alessandro Del Piero, tra gli altri) alla seconda edizione del “Costa Smeralda Invitational”, torneo organizzato dal Pevero Golf Club.
“Dal punto di vista lavorativo ho trovato eccezionale l’esperienza in Qatar”, dice in un’intervista rilasciata a Claudio Inconis per il Corriere dello Sport. “Un’esperienza molto stimolante, perché bisognava creare qualità dal punto di vista calcistico, insegnare è sempre stimolante per un allenatore. Anche dal punto di vista della preparazione e dell’alimentazione bisogna portare avanti il progetto nel migliore dei modi”.
Il futuro è ancora incerto (“Ho un anno di contratto, vedremo le scelte del club”), ma con Gianfranco Zola non si può non parlare di Cagliari e calcio sardo, vista la carriera di ‘Magic Box’. “Sono molto contento per la promozione in Serie A e il buon momento del Cagliari. Fin dall’anno scorso (Zola ha allenato il Cagliari da gennaio ad aprile 2015 ndr) ho detto che il Cagliari, comunque, stava lavorando bene anche a livello di società con tutta una serie di iniziative non solo in campo ma anche fuori, come marketing e promozione. Io penso stessero già facendo un buon lavoro dall’anno scorso poi purtroppo i risultati non furono buoni ma quest’anno c’è stato il pronto riscatto e questa è la cosa che conta di più”.
“Mi sembra che il presidente e la società stiano lavorando per fare una squadra competitiva – afferma – Speriamo vada bene perché il Cagliari rappresenta una parte importante della nostra isola, ci ha sempre rappresentato bene e quindi speriamo che possa continuare a fare bene”.
Per un Cagliari in inerzia positiva a 360 gradi, c’è una Torres (altra fetta importante della vita di Zola) che arranca nell’ennesima crisi della sua storia. “Questa è una cosa che mi dispiace, purtroppo è da un po’ di anni che la Torres attraversa questi periodi di difficoltà, non tanto in campo quanto a livello dirigenziale. E’ una società importantissima a cui devo molto, da lì è nato tutto il mio percorso e vederla soffrire così è un grandissimo dispiacere. Mi auguro che si trovi una certa stabilità fuori dal campo perché quella permette di creare tutto il resto, me lo auguro di tutto cuore. Anche perché un’isola grande come la Sardegna ha bisogno di più di una realtà a livello professionistico e il Cagliari da solo non è sufficiente”.
La chiusura è per il calcio inglese, il Chelsea e l’arrivo di un Antonio Conte pronto a giocarsi la gara contro la Spagna da ct italiano (“Ha qualità che servono al Chelsea: rigidità, organizzazione, personalità”), prima di sbarcare in Premier League: “La competizione sarà altissima: il Leicester di Ranieri, il City di Guardiola, lo United di Mourinho, il Tottenham quest’anno ha fatto grandi cose, sarà un campionato estremamente competitivo. Quello che ha fatto il Leicester quest’anno è stato qualcosa di straordinario. Sono cose che puoi solo ammirare ma effettivamente era impossibile da prevedere”.