Dinamo Sassari – Anosike, Mays e Josh Carter: chi arriverà?

Josh Carter con la maglia della Mens Sana Siena
Si infiamma la scena attorno al mercato della Dinamo Sassari, che prosegue la sua campagna acquisti. Dopo l’annuncio del centro lituano Lydeka, la domenica è stata riscaldata dall’ormai consueto indovinello del presidente Stefano Sardara. Il quale, dopo aver fuorviato con le iniziali T.L. (quelle di Lydeka, ma anche di Trevor Lacey, presto ufficiale), ha stavolta scritto “Welcome 10.03.!!!” mettendo in crisi gli ansiosi tifosi e addetti ai lavori.
Data di nascita del nuovo arrivo, riferimento alle iniziali (decima e terza lettera) o un altro tipo di enigma? Presto arriverà la soluzione, ma il nome buono potrebbe essere quello di Josh Carter, classe 1986 visto a Siena nella stagione 2013/2014, reduce dall’annata coi turchi del Pınar Karşıyaka. Qualora fosse lui il nuovo arrivo a Sassari, per la Dinamo si tratterebbe di un’ottima mossa nello spot di “3”. Esperto, ottimo difensore, giocatore con punti nelle mani e affidabile anche ai tiri liberi. Carter, nato a Dallas il 20 novembre 1986, è giocatore perimetrale (tira col 40% dai 6,75 m.) e potrebbe essere il tassello giusto in un ruolo cui i sardi devono dare priorità nella costruzione del prossimo roster.
Con Johnson-Odom (guardia, USA), Lacey (guardia, USA), Lydeka (pivot, Lituania), Savanovic (ala-pivot, Serbia), la Dinamo è ora a caccia di un’ala piccola (Carter o chi per lui) e di un lungo atletico, tutti da affiancare ai confermati Stipcevic, Sacchetti, Devecchi e gli altri che completeranno l’organica. Se l’ala piccola dovesse essere Carter (o un altro americano) il lungo dovrebbe essere per forza di cose comunitario.
Il nome caldo è quello di Oderah Anosike, classe 1991, statunitense con cittadinanza nigeriana che nelle ultime tre stagioni ha girovagato tra Italia (esordio a Pesaro, poi Avellino e Brindisi nell’ultima stagione) ed Europa (Strasburgo, Baskonia, AEK Atene), dimostrandosi grande rimbalzista ma non sempre affidabile a livello complessivo. Da tenere d’occhio James Mays, anche lui nato nel 1986, naturalizzato centrafricano e anch’egli passato da Brindisi (2014/2015).
Alberto Meloni
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