Leonardo Marras: “Fondiamo Torres e Latte Dolce”
Debiti, proprietà che non si è ancora presentata (lo farà dopo il 30 giugno, ma nel frattempo annuncia mosse a livello tecnico e di organigramma), incertezza sul futuro e chi più ne ha più ne metta. Lo stato dell’arte in casa Torres è tanto noto quanto oscuro, e in questo si naviga a vista provando a capire cosa potrà succedere, cosa si può ancora fare per evitare un nuovo fallimento, dovendo ripartire dalle retrovie del calcio italiano.
Mentre si balla tra l’attesa di un cenno dalla silente triade Piraino-Minunzio-Adzovich e l’eventualità di un ritorno di Domenico Capitani, non da oggi si fanno largo le voci su quello che potrà essere il futuro. A lanciare la sua ipotesi, a metà tra invito, provocazione e ragionamento è Leonardo Marras, storico ex presidente della Torres femminile, ma passato anche al timone della Torres maschile.
“Sassari, con una crisi come quella che sta vivendo, non può reggere il peso di due squadre semiprofessionistiche”, ha detto Marras a La Nuova Sardegna. “Non c’è il tessuto, non ci sono le forze imprenditoriali, non c’è substrato”. Dopo questa considerazione, Marras avanza la sua proposta: “Una soluzione potrebbe essere quella della fusione tra Torres e Latte Dolce. La città sportiva fornirebbe una grande dimostrazione di maturità, e verrebbe abbattuta una barriera”.
Quella di un vaso comunicante (e, appunto, una fusione) tra le due principali realtà calcistiche di Sassari è una voce che in città divampa da mesi. Ma è una soluzione percorribile? “Ciascuno dovrà rinunciare a qualcosa – prosegue Marras a La Nuova Sardegna –, ma sarebbe un’operazione concreta nel nome di Sassari. Siamo tutti sassaresi, bisogna mettere all’angolo chi si è approfittato della Torres e ha contribuito anche alla sparizione della femminile. Sassari deve reagire, la Torres non può sparire. Mi viene in mente un detto: da soli si va veloci, ma insieme si va lontano. Questo dovrebbero pensare Latte Dolce e Torres”.
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