Il primo colpo di mercato del Cagliari lascia presagire intenzioni importanti da parte della società, essendo Bruno Alves un giocatore di dimensione internazionale. Ma oltre le entrate è importante per Capozucca e soci calibrare anche le uscite, tra esuberi sicuri e altri probabili o molto complessi.

In uscita. Il più accreditato a lasciare la Sardegna è Marco Fossati, seguito con particolare attenzione dal Benevento. Una destinazione che però al momento non soddisfa il giocatore, desideroso di accasarsi in una piazza con ambizioni di promozione in Serie A, se non già militante in massima serie. Si lavora per raggiungere un accordo. Lo stesso che per ora manca con Antonio Balzano, come si sa in bilico già da tempo. Ha le valigie pronte, ma non si può escludere una sua permanenza, sopratutto se (come allo stato attuale) non si trovasse un’alternativa adeguata per il ruolo di terzino destro. Nel caso si parla di un prolungamento del contratto fino al 2019. Con l’arrivo di Alves e la probabile uscita di Krajnc il reparto centrali potrebbe essere a posto. Ma attenzione anche a Capuano, non certo di rimanere. E nel frattempo piace il profilo di Marco Andreolli, in prestito dall’Inter al Siviglia, squadra dove giocava titolare fino al grave infortunio al tendine d’Achille, che non gli ha permesso di continuare la stagione e sicuro di lasciare la Spagna.

In entrata. Sfumato Pasqual, continua la ricerca di un terzino sinistro in grado di potersi alternare con Murru. In mediana, invece, l’obiettivo principale rimane il forte capitano del Venezuela Tomas Rincon, oggi impegnato con la sua Nazionale in Copa America. L’accordo con il Genoa c’è, ma il giocatore non è convinto della destinazione, considerata anche la forte concorrenza della Fiorentina, in questo momento più appetibile della società di Via Mameli. Si tratta e si aspetta con fiducia, pur avendo sempre gli occhi aperti anche su altro. Se non dovesse infatti arrivare la fatidica offerta da un club di fascia più alta le chance del Cagliari sarebbero molto alte.

Oliviero Addis

Commenti

commenti