Dinamo Sassari, Baioni: “Fiore all’occhiello del basket italiano”
Prima presentazione ufficiale della stagione 2016-2017 per la Dinamo Sassari, visto che quella del “nuovo” coach non era necessaria, avendo confermato Federico Pasquini. Ed è proprio l’emiliano, general manager e allenatore, ad affiancare Giacomo Baioni, suo nuovo assistente, nel primo incontro con i giornalisti. “Nel momento stesso in cui ho deciso di fare il salto dalla scrivania al campo – spiega Pasquini facendo gli onori di casa – ho pensato che fosse fondamentale avere vicino una persona di cui mi fidassi. Ho pensato subito a Giacomo: lo conosco da 15 anni ed è un professionista che ha maturato grandi esperienze, prima nella grande VL Pesaro, poi a Siena e Caserta. Tre tipi di esperienza diverse dove ha avuto modo di relazionarsi con realtà e richieste differenti. Credo che sarà il supporto giusto per me per la nuova stagione”.
“Sono veramente orgoglioso di essere stato scelto dalla Dinamo Sassari – afferma Baioni, come diffuso dal sito ufficiale biancoblù – che oggi è uno dei fiori all’occhiello della pallacanestro italiana. È una chiamata che cercherò di onorare con tutto me stesso, umanamente e professionalmente, proprio perché si parla di una delle massime espressioni del basket nostrano. Da persona dell’ambiente quando si parla di Dinamo si cerca sempre di capire cosa c’è dietro la società, a partire dall’eccellente organizzazione che ha portato a questa incredibile ascesa. Quello che mi stimola e mi intriga è che il recente passato parla di una società qualitativa e dinamica, che tra i risultati sul campo e quelli extra-cestistici sta letteralmente segnando un’era del basket italiano. A me non piacciono molto le chiacchiere, sono fedele al lavoro e affamato di crescita e miglioramenti. Per me umanamente e professionalmente è importante essere qui. Sono aperto, schietto e sincero, e le parole di Federico mi fanno molto piacere. Ho ben chiaro cosa significhi lavorare in uno staff e quali siano le competenze necessarie ma soprattutto sono consapevole che il lavorare di gruppo, in piena sinergia, può fare la differenza. Ho avuto la fortuna di vivere esperienze diverse: mi intrigano la qualità e il dinamismo di questa società della quale mi sento già parte. E mi intriga l’idea di lavorare con Federico, che conosco da tanti anni ed è una persona che vive di basket. Credo di essere nel posto giusto al momento giusto ed è un grande stimolo”.