Calcio a 5 – Carta (resp. regionale): “Ci stiamo espandendo, agevolazioni per le società”
Un’altra stagione di calcio a 5 è ormai ai titoli di coda, tempo quindi per tracciare un bilancio dei progressi e degli obiettivi per le stagioni future. Di questo ha parlato Alberto Carta, responsabile regionale futsal: “Proviamo a far crescere i settori giovanili. La Lega sta creando dei Centri Federali e ora sta lavorando con i Futsal Camp. Il calcio a 5 si è espanso a macchia d’olio e non è più “cagliaricentrico”, puntiamo ora a crescere nel nuorese e nel sassarese dove non siamo mai riusciti a sfondare. Ho sentito che ci sono delle agevolazioni in arrivo per le società: sarebbe un’ottima cosa per le nostre squadre che partecipano alle competizioni nazionali. Sicuramente la situazione delle infrastrutture sta penalizzando tanti sodalizi che avendo meno spazi a disposizioni sono costretti a rivedere i propri programmi. Sulle infrastrutture scontiamo la mancanza di manutenzione dei vecchi, i ritardi e il fatto che rispetto al passato non ci siano nuove strutture a disposizione”.
Tra le note liete c’è sicuramente la Gallura: “La Gallura, dopo la serie D, ha ora le giovanili. Un traguardo storico e impensabile, un altro obiettivo raggiunto. Ci sono tantissimi margini di crescita, dobbiamo assolutamente salire sia di numeri che di livello, e ci vorrà tempo. Possiamo dire che tra Olbia e Tempio si stia lavorando bene, principalmente grazie al grande movimentismo di Gianpiero Pinna, a cui vanno i nostri ringraziamenti e complimenti, e grazie alle società e agli appassionati che hanno scoperto il mondo del calcio a 5. Ci piacerebbe, ripeto, che anche Sassari e Nuoro avessero lo stesso sprint e sviluppo”.
C’è spazio anche per un bilancio e per un sogno da realizzarsi nell’immediato futuro: “Dall’inizio della mia carica, nel 2009, numeri alla mano, siamo cresciuti anno dopo anno, conquistano e tenendo posizioni. Più società nel complesso, l’attività femminile, le giovanili, la Serie D. Il sogno è che ogni società abbia una squadra giovanile, dall’under 18 in giù, e una femminile, sviluppi l’attività in maniera organica e punti a rafforzarsi bene sul territorio dandosi una programmazione mirata e sostenibile, magari anche aggregandosi o creando connessioni con le società società di calcio a 11. E’ complicato, è difficile, lo so, ma qualcuno ci riesce ed è l’unico modo, oggi, per sopravvivere”.