3 maggio 1931, prima ascesa in “B” del Cagliari: avversario non banale…
La notizia di queste ore è che il Leicester di Ranieri ha conquistato il titolo di campione d’Inghilterra, primo della sua storia. Il Cagliari si unisce così alla gioia del suo ex tecnico ed in questo clima, a pochi giorni dalla gara probabilmente decisiva, sogna di festeggiare la promozione in Serie A al “San Nicola” di Bari, venerdì sera.
Il 3 maggio 1931 infatti rappresenta una data storica per il Cagliari: si disputa il ritorno della finale-spareggio per l’accesso alla Serie B. La gara d’andata disputata a Salerno era terminata sull’ 1 a 1, dopo l’iniziale vantaggio della squadra di casa, con una rete quantomeno dubbia, il pallone dopo una parata di Bedini pare sia uscito sul fondo prima d’essere rimesso in area con un nuovo cross, su questa nuova azione dopo due altre parate, scaturisce il gol della Salernitana. Poi ci pensa Ossoinach a pareggiare al 51’ e a riportare il Cagliari in partita.
La gara si disputerà alle 16 di quella caldissima domenica, ma fin dalle 14 la folla inizia ad assieparsi sulle tribune di “via Pola” ed attorno allo stadio. Carovane di tifosi sono giunte da Sassari, Nuoro, Ozieri, Tempio, Oristano, Lanusei, Sorgono, Bosa, Ales e da tutto il fedelissimo Campidano. Nessuno fino a quel momento pensava che il record di pubblico e d’incasso della gara vittoriosa con il Taranto (8 marzo 1931) potesse essere battuto. In quel momento tutti si sono dovuti ricredere. I prezzi per l’incontro sono fissati in: 15 lire per la gradinata, 10 lire (oltre l’ingresso) per le tribune coperte e 8 lire per il prato.
La folla inizia ad inneggiare e sventola piccole bandierine rossoblù, vengono lanciati in aria dei palloncini con i colori della squadra di casa. All’incontro partecipano diverse autorità e a dirigere l’incontro viene chiamato il famoso arbitro Lenti di Genova. Alle 15.50 le squadre entrano in campo: prima gli azzurri campani e a seguire il Cagliari che, guidato da Tonino Fradelloni, sbuca dal sottopassaggio tra l’ovazione della folla.
Cagliari: Bedini, Puligheddu, Guerrini, Traverso, Chiantini, Orani, Fradelloni, Francovig, Filippi, Ossoinach, Di Clemente.
Salernitana: Lipzer, Bertagna, Vandelli, Giacchetti, Novella, Cucciolini, Agostinelli, Brioschi, Mironi, Adinolfi, Terno.
Nonostante la forte calura l’incontro parte fortissimo e le azioni si susseguono vorticose, bisogna rimarcare che nonostante il Cagliari si renda più volte pericoloso, è la Salernitana a condurre il gioco. Al 34’ il pallone giunge a Cucciolini, la mediana del Cagliari è troppo a ridosso delle punte e quindi scoperta. Lancio sulla destra dove si trovano Guerrini e Mironi, ha la meglio il centravanti azzurro, che scarta il difensore, stringe verso il centro e nonostante l’intervento dei terzini insacca in rete. Al 17’ della ripresa, fallo di Cucciolini sulla destra. Sulla punizione, Puligheddu sferra un tiro da 30 metri che si insacca nell’angolino destro dell’attonito Lipzer. Al 26’ Fradelloni dribbla Cucciolini, crossa, Ossoinach gira al volo sulla sinistra, ma Lipzer sventa troppo rapidamente però perché pressato dalle punte del Cagliari. La palla giunge a Filippi, che con un tocco dosatissimo supera la mischia formata da una quindicina di uomini ed insacca a porta vuota. Dopo questa rete la Salernitana si sfalda e per il Cagliari è semplice congelare il risultato fino al fischio finale.
Poi si apre la festa promozione, per Cagliari è un evento, durante la serata la squadra festeggia nella sede sociale e qui intervengono anche la dirigenza e la squadra campana. Altri tempi, se consideriamo anche l’andamento della gara giocata a dicembre in quel di Salerno.
Mario Fadda