Cagliari, il futuro dopo la Serie A
Il Cagliari prepara la gara casalinga contro il Livorno con la leggerezza di chi vede vicinissimo il traguardo della Serie A, e sa di dover affrontare una formazione tra le meno in forma dell’intero lotto. La truppa di Rastelli, in affanno e da tempo interessata da confronti interni tra le sue componenti (allenatore, giocatori, società), si trascina verso la meta, forte di un vantaggio rassicurante nonostante un 2016 opaco.
La gara contro il Lanciano ha dato le stesse risposte di quelle precedenti (esclusa quella col Brescia, dominata grazie alla fame di vendetta): squadra spenta, senza idee né gambe, intesa tra giocatori e tra questi e Rastelli rivedibile. Oggi l’obiettivo è raccogliere quella promozione guadagnata con l’ottimo girone d’andata, per poi programmare il futuro.
Un futuro che potrebbe essere senza Massimo Rastelli, nonostante il contratto triennale che a giugno 2015 aveva dato il la ad un progetto nelle intenzioni duraturo. L’escalation di risultati negativi, il dissolversi di un’identità mai trovata per davvero e le frizioni via via emerse con buona parte del gruppo sembrano foriere del divorzio.
Nel futuro di Rastelli ci sarebbero altre opzioni, mentre Giulini e soci si guardano intorno da diversi mesi. Quando emersero le prime avvisaglie sulle idee Ventura (dovrebbe lasciare Torino, fu sondato nel 2015) e Gasperini (in uscita dal Genoa, sodale di Capozucca) la società di via Mameli si affrettò a confermare Rastelli “per ora e la prossima stagione”. I risultati e i fatti, però, hanno convinto a tornare sui propri passi, rimettendo tutto in discussione.
Oltre alla esistente pista Ventura, è costosa quella che porta a Gasperini. Come in molti altri lidi del nostro calcio, anche in Sardegna si valutano i profili di possibili successori del campano di Torre del Greco. Maran (ottimo al Chievo nelle ultime due stagioni) e Stellone (ora al Frosinone) i nomi in agenda.
Una riflessione viene fatta anche sul direttore sportivo Stefano Capozucca. Qualche diversità di vedute con Giulini è emersa, e scommettere sulla prosecuzione del rapporto potrebbe non essere una buona scelta: Gasperini, le valutazioni su Rastelli e staff tecnico i nodi da dirimere, se ci saranno gli estremi per farlo. Lo stesso Capozucca, nei mesi scorsi, avrebbe voluto ritagliarsi un ruolo da direttore generale, portando magari alla sua corte un “delfino” come d.s., scegliendo già a gennaio quel Daniele Faggiano che opera da anni a Trapani e che è vicino ad altri nomi già dentro il Cagliari (Beretta e Canzi, per esempio).
Non mancano, come detto più volte, i confronti anche all’interno dello spogliatoio del Cagliari, dove dalla prossima stagione potrebbe entrare quel Marko Pajac (1993) bloccato a marzo. Discorsi futuri e da valutare. Oggi le mura di Asseminello e del Sant’Elia sono sempre più calde: molta tensione, pochi sorrisi, tanta voglia di festeggiare e chiudere. Per poi ripartire, dalla Serie A.
Fabio Frongia e Giampaolo Gaias