Cagliari-Lanciano, le pagelle – Rossoblù indolenti, si salvano in pochi
Storari 6 – Non può nulla sul gol, è attento nelle altre occasioni.
Pisacane 6 – Di Francesco è un avversario ostico, l’ex Avellino lo contiene nel complesso sufficientemente e con grande esperienza. Le sue iniziative offensive non sono mai pericolose, ma dietro la metà campo è un buon terzino.
Ceppitelli 5 – Una (mezza) partita disastrosa caratterizzata da due errori clamorosi, entrambi su Ferrari: il primo in marcatura al decimo non è decisivo per qualche centimetro, il secondo in chiusura è quello che causa l’1-1 del Lanciano. (dal 46′ Salamon 5,5 – Meglio del compagno sostituito, ma a parte un’interessante iniziativa personale è la brutta copia del difensore monumentale ammirato per buona parte di stagione)
Capuano 6 – Prestazione tranquilla e senza sbavature per tutto il primo tempo, più sofferente quando gli avversari salgono in cattedra. Tuttavia non sfigura esageratamente e si guadagna una risicata sufficienza.
Murru 5,5 – La sua è la più classica delle partite senza infamia e senza lode, un po’ il problema del Cagliari odierno d’altronde. Oltre qualche sovrapposizione fine a se stessa poco da segnalare, il trentottenne Vastola pare abbia molta più fame di lui.
Munari 5 – Come con il Como la sua gara dura trenta minuti: finché ne ha corre e si prende tutti gli spazi concessi dai centrocampisti rossoneri, poi partecipa passivamente al palleggio sterile e lento della squadra, scomparendo dall’incontro.
Di Gennaro 6,5 – E’ lui il protagonista della prima frazione: ottime iniziative personali, tante verticalizzazioni, numerose conclusioni dalla distanza. E’ il faro del centrocampo rossoblù, purtroppo non basta però una lampadina per illuminare una galleria buia. Inspiegabilmente sostituito. (dal 54′ Fossati 5 – Dovrebbe dare una scossa alla squadra, invece entra in campo con poca verve e il serbatoio della benzina vuoto. Non è abbastanza il velleitario tiro dalla distanza allo scadere per salvare una prestazione così indolente)
Deiola 5,5 – Si limita al compitino correndo spesso a vuoto e non dando praticamente mai una mano in fase di inserimento. E’ mancata l’intensità oggi al centrocampo rossoblù, lui non può essere esente da colpe.
Joao Pedro 5,5 – Una prima mezz’ora più che sufficiente, un prosieguo di partita da cinque. Impressionante e decisivo il calo fisico che non gli permette di essere una mina vagante tra le linee per tutti i novanta minuti.
Sau 6,5 – Il suo gol vale da solo il prezzo del biglietto. Apprezzabile anche lo sforzo nei ripiegamenti difensivi, sfortunato quando passa ad un soffio dal raddoppio. Una delle poche note positive di oggi. (dal 68′ Tello 6 – La precisione non è la sua caratteristica principale, però la sua foga aiuta il Cagliari ad uscire dal bunker difensivo nel quale l’aveva costretto il Lanciano)
Giannetti 6 – Tanto lavoro senza palla quando si trattava di dare profondità, poca incisività quando era il momento di far male in area di rigore. Non riceve mai palloni interessanti, appare un predicatore nel deserto. Encomiabile per l’impegno.
All. Rastelli 5 – La prima mezz’ora del secondo tempo è stato uno dei momenti più tristi ed imbarazzanti della stagione rossoblù: il Lanciano fa la partita, il Cagliari si difende in undici uomini applicando una sorta di catenaccio anni ’70. Simbolo di una squadra spenta e con poche idee a disposizione, quasi rassegnata di fronte al calo fisico e mentale che ormai pare irreversibile. Inspiegabile il cambio Di Gennaro-Fossati, significativo quello di Sau per Tello. Il Crotone ha vinto e ha ormai sigillato meritatamente il primo posto, da dietro le inseguitrici ringhiano mentre il Cagliari continua a riposare sugli allori ormai secchi. I fischi a fine partita sono il frutto di ciò che si è visto in campo.
Oliviero Addis
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