Ma che giocatore è Joao Pedro?
Con il rinnovo di Joao Pedro il Cagliari pone un altro tassello su quella che poi sarà la base da cui partire per la costruzione del proprio presente più immediato, trovando nel brasiliano un possibile senatore del futuro. Una scelta figlia della fiducia conquistata dal numero 10, quest’anno protagonista di partite da leader e da goleador, con ben 7 reti all’attivo. Abbiamo assistito da parte sua ad una crescita a 360 gradi, sia sotto l’aspetto tecnico e tattico, sia sotto quello fisico e mentale. Dopo un primo anno tra alti e bassi, nel quale si era fatto notare più per la lentezza di manovra che per il fiuto del gol e il piede da brasiliano vero.
“Ma che giocatore è Joao Pedro!?” Così Riccardo Trevisani, telecronista di Sky, commentava la splendida doppietta dell’ex Palermo inflitta all’Ascoli, prossimi avversari dei rossoblù, arrivata durante quello che è stato il suo maggior momento di forma. La stessa domanda però se l’è posta Rastelli per molto tempo e prima di lui Zeman, Zola e Festa. Che giocatore è Joao Pedro? E’ una mezzala o un trequartista? Ormai l’allenatore di Torre del Greco lo ha definitivamente promosso a rifinitore dietro le punte, senza comunque scartare il ruolo di interno di centrocampo che ricopre in caso di necessità e che ha ricoperto varie volte, spesso con scarso successo, ad inizio stagione. Resta il classico giocatore brasiliano dalla difficile collocazione tattica, un verdeoro alla ricerca della propria stabilità.
I margini di miglioramento sono comunque tanti, a partire dalla costanza. La Serie A Joao Pedro se l’è meritata a suon di buon prestazioni, tuttavia in questa stagione abbiamo assistito spesso a dei suoi momenti di buio totale, intervallati da sporadiche giocate da fenomeno. Una discontinuità che nella massima serie non è ammessa e che, come visto un anno fa, si paga a caro prezzo. Altre caratteristiche fondamentali per giocare tra le linee sono la velocità di pensiero e quella nello stretto, tutti aspetti sotto i quali il brasiliano ha ancora tanto da lavorare, e che dovrà portare al “livello successivo” per raggiungere il definitivo salto di qualità.
Spirito di sacrificio e un fisico poche volte soggetto ad infortuni sono per ora dalla sua parte, ma potrà davvero essere lui il fantasista su cui incentrare il Cagliari dei prossimi anni? La società con questo rinnovo ha chiaramente deciso di sì. Il presente ci dice però che il nostro sta soffrendo da qualche settimana un calo di forma che lo ha reso prevedibile e poco incisivo, aumentando la già folta schiera di scettici che credono sia necessario acquistare un altro trequartista per la prossima stagione. Le otto partite che mancano dovranno essere quindi un’opportunità per rinfrancarsi e per convincere tutti di poter essere con forza il futuro numero 10 dei rossoblù.
Oliviero Addis
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