Cagliari-Spezia, le pagelle: Di Gennaro il migliore, Farias e Sau anestetizzati
Storari 5,5 – Si potrebbe discutere sulla respinta in occasione della rete di Calaiò, è invece incolpevole in occasione del raddoppio di Piccolo. Due reti incassate in una partita che lo ha visto poco impegnato.
Pisacane 6 – Partita essenziale, con pochi fronzoli, in cui bada al sodo. Prestazione sufficiente. (dal 67′ Balzano 6 – Entra per dare maggior spinta in fase offensiva e rispetta i compiti)
Salamon 6 – Come il compagno di reparto gioca una partita puntuale e con poche macchie. Qualche errore in fase di impostazione, ma è difensivamente lucido e preciso.
Ceppitelli 6 – Incarta Calaiò fino alla rete del vantaggio ligure. Una sbavatura, che paga caro, all’interno di una prestazione dignitosa e ruvida quando le circostanze lo richiedono.
Murru 5,5 – Una prima buona ora di gioco in cui si propone con costanza nella metà campo avversaria. Meno positiva la seconda frazione di gioco: si vede con minor frequenza in avanti ed è sorpreso da Piccolo in occasione del raddoppio ligure
Munari 6 – Solito lavoro sporco, tanto utile quanto poco appariscente. Sagacia tattica abbinata alla maturità tipica del veterano.
Di Gennaro 6,5 – Il modo in cui pettina il pallone è sinonimo di una qualità con pochi eguali in campo. Orchestra la manovra fino a quando le forze lo sostengono per poi calare dopo l’ora di gioco. Il migliore tra i rossoblu.
Fossati 6 – La condizione non è ottimale, ed è il primo a saperlo. Gioca in maniera semplice, scolastica, evitando barocchismi inutili. (dal 82′ Cerri – sv)
Joao Pedro 5,5 – Discreto lavoro di raccordo tra i reparti. Encomiabile per la volontà con cui si sacrifica, meno positivo invece quando è chiamato ad accendere il gioco. Difetta talvolta in termini di precisione. (dal 70′ Giannetti 6,5 – Entra in campo con la grinta che ormai lo caratterizza. Un gol che reclama maggior spazio)
Farias 5 – In ombra nei primi 45′, meglio nella ripresa. Cerca di strappare la difesa dello Spezia ma appare imbavagliato per larghi tratti della gara. Un’occasione vanificata da un controllo impreciso e poco altro: possiamo riassumere così il suo match.
Sau 5 – Si abbassa spesso alla ricerca del pallone e cerca di duettare con i due brasiliani ma rimane imbrigliato, in più di un’occasione, nella morsa della difesa ligure che, alla lunga, lo anestetizza. Risulta inconcludente negli ultimi metri.
all. Rastelli 5,5 – Primo tempo abulico da parte di entrambe le squadre. Il Cagliari cerca di condurre il gioco ma negli ultimi 15 metri risulta talvolta farraginoso, mosso più dalla forza di volontà che dalla lucidità. Viene punito (oltremodo) dalla freddezza degli avversari, abili a sfruttare le uniche due occasioni che gli capitano. Perdurano i problemi delle ultime settimane, nascosti esclusivamente dalle due ultime vittorie. La squadra fatica a creare trame di gioco lineari e incisive e si inchina, ancora una volta, al cospetto di un’avversaria che abita i piani alti della classifica. La rete che accorcia le distanze interrompe un digiuno che durava da quasi tre partite al Sant’Elia. La terza in classifica è ancora a distanza di sicurezza. Perciò, si può lavorare con tranquillità alle difficoltà che hanno caratterizzato le ultime settimane del Cagliari senza nascondersi dietro ad una classifica decisamente positiva. E’ il caso, però, di iniziare a porre dei rimedi che solo il lavoro sul campo e la tranquillità potranno portare.
Stefano Sulis
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