Torres in stallo: cambio di mano, fusione e rischio (nuova) penalizzazione
Delusione per i recenti passi falsi in campionato – che hanno strozzato la corsa di un gruppo molto valido -, attesa per le evoluzioni societarie, che i risultati hanno silenziato ma non cancellato, e poi quella preoccupazione che in casa Torres non può mai mancare. In sintesi è questo lo stato dell’arte nel mondo rossoblù, dove come sempre ci si divide tra campo e tutto il resto, fatto di mugugni, mormorii, sogni e disillusione.
Sul fronte societario, rimane in piedi la possibilità di un cambio di mano al vertice, ma la situazione rimane in stand-by e priva di novità reali. L’imprenditoria locale – capeggiata da Pilo –, agisce sotto traccia senza voler apparire, provando a scalfire il muro targato Domenico Capitani, in silenzio ormai perenne. Il proprietario avrebbe alzato le barricate di fronte agli emissari dei potenziali investitori, o meglio avrebbe alzato la pretesa economica, bloccando ogni discorso sul nascere.
Per questo ci si muove in più direzioni. Prematuro ed impossibile fare gli indovini, così che tutto va tenuto sull’ideale tavolo di discussione, comprese le voci di una fusione con quel Latte Dolce che si appresta a festeggiare la promozione in Serie D. Con Capitani in sella, non è facile intendere quale possa essere lo scenario più intrigante per il pontino: andare in Lega Pro rappresenterebbe occasione allettante per il rilancio, rimanere in Serie D (pare) inviterebbe l’attuale proprietà a puntare tutto (ma quanti dei “big” rimarrebbero a Sassari?) sulla risalita nel professionismo, con la speranza di giocarsela senza handicap, diversamente dalla stagione in corso. Nell’attualità, non resta che ambire ai playoff in ottica ripescaggi, dove però potrebbe pesare il curriculum giudiziario della società. La speranza è quella della riforma dei campionati che sembra profilarsi, con la Lega Pro in crisi e a caccia di piazze importanti per tornare al format a 60 squadre.
L’attualità, però, parla anche di incertezza relativa a pagamenti e decreti ingiuntivi che da mesi imperversano dalle parti di via Coradduzza. L’ultimo sarebbe quello di un albergo cittadino, mentre sul fronte contributi da erogare si rischia una nuova penalizzazione qualora non si provvedesse entro la fine di marzo. Penalizzazione da scontare in questa stagione se la notifica del deferimento dovesse arrivare entro il mese corrente, altrimenti anche la prossima stagione (indipendentemente dalla categoria) potrebbe venire inficiata in partenza. Il tutto, ovviamente, scongiurando l’ipotesi più nefasta: quella del fallimento.
Fabio Frongia
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