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Cagliari, Giulini: “Meriti di Capozucca, ecco come l’ho scelto… Bastano due innesti per la A”

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari

Ospite negli studi di Sportitalia, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha fatto il punto sulla situazione della squadra rossoblù, affrontando ovviamente il tema sempre rovente del calciomercato. “Mancano dieci partite, aspettiamo Modena e la gara con lo Spezia, che oggi è la squadra più temibile, per poter dire qualcosa: le prossime due gare secondo me possono darci la spinta decisiva, ma per ora non abbiamo fatto nulla”, l’esordio di Giulini.

In casa rossoblù, mentre continua la caccia al primato in Serie B, da accompagnare ad una promozione ormai ad un passo, è tempo di rinnovi: Ceppitelli e Melchiorri gli ultimi in ordine di tempo di una serie di rinnovi che precede l’allestimento della squadra per la prossima annata al piano di sopra. “Storari ha già un contratto fino al 2017, credo oggi (giovedì ndr) ci sia stato un misunderstanding su un giornale sul suo eventuale rinnovo, poi se dopo il 2017 vorrà rimanere con noi sarò il più felice perché quest’anno ci ha dato tanto”.

“Con la Juventus abbiamo visto insieme Tello – spiega il patron -, e decidemmo che venisse in prestito da noi. Rastelli voleva un giocatore come Cerri, che secondo me ha potenzialità incredibili. In Italia ci sono pochi attaccanti, tra 5-6 anni Cerri secondo me potrà essere un grande giocatore, a mio avviso deve giocare e l’anno prossimo la Juventus dovrà trovare una squadra in grado di farlo giocare con continuità. Noi pur di prenderlo, in estate, sborsammo una bella cifra, per questo la Juventus ha accettato di mandarlo da noi rientrando di un investimento sostanzioso per un classe 1996″.




Giulini viene interrogato anche sul tema inerente Zdenek Zeman, primo allenatore della sua presidenza con risultati negativi. “Zeman nella sua carriera ha fatto molto bene in alcuni periodi – dice Giulini –, penso al suo Pescara che negli ultimi 5-6 anni è stata forse la squadra ad avere giocato meglio in assoluto. A Cagliari c’era bisogno di entusiasmo dopo anni di magre e di frustrazioni derivanti soprattutto dal problema stadio, con tante peripezie. Perché non lo consiglierei? Perché ha dimostrato definitivamente che non è un allenatore da Serie A”, la sentenza del patron rossoblù.




Rastelli è saldo al suo posto? “In caso di Serie A ripartiremo sicuramente da Rastelli – assicura Giulini – I meriti dei successi del Cagliari di quest’anno vanno a Stefano Capozucca, nostro direttore sportivo. A inizio estate chiesi consiglio a Mario Beretta, che mi consigliò tre nomi di direttori sportivi, poi un buon conoscente (ex ds dell’Inter) mi fece quello di Capozucca, tornai da Beretta e gli chiesi perché non mi fece il nome di Capozucca: il motivo era che sono grandi amici e non voleva che sembrasse un consiglio di parte, ecco che scelsi proprio Capozucca. Rastelli lo terremo sicuramente, è giusto che si giochi la sua occasione in Serie A, non c’è nessuna possibilità che si riparta da un altro allenatore. Quest’estate ho avuto un po’ di culo (testuale ndr), perché ho parlato con Sarri e Ranieri, e sono in lotta per vincere i campionati italiano e inglese”.

E’ un gruppo già pronto per la Serie A? “Intanto questo gruppo deve dimostrarsi nelle prossime 10 partite di meritarsi la Serie A, veniamo da qualche partita negativa per vari motivi, tra infortuni e calo di forma, quindi qualche certezza sull’affidabilità della squadra attuale per la prossima stagione l’abbiamo persa. Secondo me servono e bastano due innesti per la Serie A”.

Un giocatore in difficoltà è Murru, che ha un contratto fino al 2019: “Secondo me il prossimo potrebbe essere un grande anno per Murru”, afferma con certezza Giulini. “Anche Barella sta facendo molto bene a Como – continua Giulini – deve trovare continuità, discorso identico a quello fatto per Cerri”.

Spazio anche per il tema stadio: “Molto difficile che il Cagliari torni a Is Arenas – conclude perentoriamente Giulini – Ci abbiamo provato per un anno e mezzo ma senza risultati concreti. Stiamo lavorando per trovare una soluzione a Cagliari”.

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