Dinamo Sassari-Orlandina, sala stampa – Pasquini: “Gran lavoro difensivo”

Federico Pasquini, allenatore della Dinamo Sassari
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della sfida tra Dinamo Sassari e e Capo d’Orlando.
Di Carlo: “In fase di presentazione descrivevo Sassari come una delle squadre con le migliori individualità del campionato, oggi è stato confermato il tutto. Per impensierirli avremmo dovuto fare una grande partita difensiva. Nei primi due quarti abbiamo mostrato faccia tosta e voglia di giocare assieme, ci manca ancora tanto per poter vincere in campi come questi. Ci abbiamo messo del nostro, ma negli ultimi venti minuti loro han difeso forte galvanizzandosi in attacco. Andiamo avanti con fiducia nella lotta salvezza. Ripartiamo dai primi due quarti. Basile nervoso? Non ha influito, la partita ha preso una piega storta e dobbiamo crescere anche nella gestione di certe pressioni. Assenza Ilievski? Boatright non ha mai giocato da play con noi, debutto non facile, deve migliorare in quello spot. Bene nei primi due quarti, c’è da lavorare. Tecnico Basile? Non so cosa sia successo, se l’arbitro ha preso una decisione del genere qualcosa avrà fatto, nonostante sia un veterano è uno con il sangue nelle vene, sarà protagonista del nostro campionato”
Pasquini: “Nei primi venti minuti abbiamo subito le giocate di una squadra in fiducia come Capo d’Orlando. Nella ripresa ho visto una squadra che lavora tanto a livello difensivo, sono contento perchè abbiamo dato un 72 a 5 di valutazione ai nostri avversari. Provato in settimana il raddoppio su Boatright per toglierli ritmo. Grande difesa? E’ un aspetto che si può allenare, oggi c’è stata grande collaborazione tra tutti i giocatori, parte tutto da loro, stanno facendo tutti bene. Nel terzo quarto c’è stato il clic decisivo del quale avevamo bisogno. Non guardiamo il passato, ci faremo del male, è un discorso che vale da quest’estate. La scimmia non va via dopo una partita, ma vincere così ci farà rientrare al lavoro con uno spirito diverso. I risultati fan diventare un lavoro anche un gioco. Mi interessa che i lunghi escano per aiutare i piccoli, ma devono essere rapidi a rientrare e, se distribuiamo bene il minutaggio, possiamo farlo. Tranne Logan, tutti sotto i 25 minuti. Petway poco impiegato? Avevo bisogno di un lungo con punti nelle mani, per quello ho preferito Joe e Brian, bravi a mettere in difficoltà Nicevic e Oriakhi. Ottimo secondo tempo di Varnado. E’ questa la Dinamo che è stata costruita da lei quest’estate? Non era proprio questa. Pubblico? Straordinario, non lo dico per essere paraculo, dobbiamo fare di tutto per tenerli dalla nostra parte. Sono stati grandi. Tanti italiani in quintetto? Era necessità, i miei “3” sono Devecchi, D’Ercole e Formenti, normale che siano in campo. Cosa succede ora? Dobbiamo migliorare, non possiamo essere così idioti da pensare che sia tutto facile, Trento è un bel test ma non è una gara fondamentale. Affrontiamo una squadra che, per via del doppio impegno, ha molti up and down, loro hanno tanta energia”
Mauro Garau