Andrea Sanna, gol e ottima prestazione contro l’Olbia (foto: Gianfranco Zucchi)
Ruzittu 6.5 – Non può nulla sul diagonale di Molino, mentre compie il miracolo ad inizio ripresa, quando salva su Mastinu tutto solo.
Atzei 6 – Gioca un match attento, concedendo pochi spazi e cavandosela bene sugli esterni olbiesi.
Brack 6 – Insieme al compagno di reparto Boi, perde l’inserimento di Molino sul gol ma è suo il lancio che libera il contropiede di Sanna che vale il pareggio.
Boi 6 – Un’unica sbavatura sul gol dell’Olbia, ma poi giganteggia sulle palle alte chiudendo un match positivo.
Castaldi 5.5 – Una partita complicata per il difensore smeraldino che soffre parecchio le folate olbiesi.
Bonacquisti 6.5 – Il capitano è uno dei senatori che regge l’Arzachena. Costantemente in pressione su Cossu, fa da scudo alla difesa senza disdegnare le ripartenze.
La Rosa 6 – Insieme a Bonacquisti forma una cerniera di centrocampo fisicamente difficile da superare. Gioca un match generoso, provando anche un paio di conclusioni che non sorprendono Ciotti.
Illario 5 – Non riesce mai a rendersi pericoloso in avanti e non riesce a fare le dovute coperture su Mastinu.
Oggiano 6 – Si annulla con Cotali e il risultato è che nessuno dei due demerita né eccelle.
Branicki 6 – Il panzer dell’Arzachena gioca il solito match fisico. Dametto e Miceli lo contengono bene, ma è Ciotti con un’uscita miracolosa a negargli la gioia del gol.
Sanna 7 – A inizio partita sbaglia qualche pallone di troppo con il pubblico che mugugna. Poi però mette sul campo il suo marchio di fabbrica e con una veloce ripartenza brucia Dametto e batte Ciotti. Da quel momento in poi inizia una nuova partita, dove il centravanti è grande protagonista. Solo un miracoloso Dametto gli nega la doppietta personale dopo un’ottima giocata nella ripresa.
Galli Angeli 6 – Entra e dà il suo ottimo contributo sulla sinistra, tenendo botta al terzino olbiese Pinna.
Tozzi S.V.
Mulas S.V.
All. Giorico 6.5 – L’Olbia è sicuramente una squadra superiore alla sua, ma al “Pirina” oggi non si è vista la differenza. Gli smeraldini scendono in campo con il coltello tra i denti, a immagine e somiglianza del suo tecnico che si agita in panchina. Un punto meritato che, con un po’ di cattiveria, poteva essere qualcosa in più.