Dinamo Sassari – Devecchi: “Basta scuse, centriamo i play-off “
Il capitano Jack Devecchi parla dopo il terremoto Mitchell, in una delle settimane più calde che la Dinamo Sassari dovrà affrontare.
“È una stagione tosta, non ce la aspettavamo, ma è inutile nascondersi, siamo cambiati tanto e ora sta a noi raddrizzare questa annata. Io ci credo davvero e domenica forse è l’ultima chiamata per poter dimostrare qualcosa e stare attaccati al treno dei play-off, serve portare a casa una vittoria che ci manca da tanto con le unghie e con i denti, anche giocando male.
Io mi sento questa maglia cucita addosso e quando le cose non vanno bene non riesco a sorridere. Conosco le gioie e i dolori e quando le cose non vanno bene preferisco sorridere di meno, lavorare sul campo e cercare la concentrazione. Forse quest’anno sono passati tanti giocatori che non avevano abbastanza fame, cattiveria, voglia di dimostrare e questo ci è mancato, ma adesso possiamo raddrizzarla solo noi. Questa settimana è importante, voglio che il gruppo si ricompatti e riesca in queste ultime partite a dimostrare il suo valore. Dobbiamo cercare di ascoltare il meno possibile le voci esterne che ci distraggono e centrare questi play-off a testa bassa.
È arrivata un’annata difficile dopo questi anni positivi, ci sta, ma la cosa che mi fa più male è che qualche giocatore è passato senza capire il valore della maglia che indossava. Tutti sbagliano, io sono il primo a sbagliare tante cose sul campo, ma se hai qualcosa dentro, hai fame e voglia di dimostrare si vede.
In altre piazze, durante periodi così difficili, i giocatori hanno difficoltà ad uscire di casa perché la tifoseria si fa sentire, qui c’è una situazione molto serena e sia i tifosi che la società ci lasciano lavorare in santa pace, anche ora che le cose non vanno bene e questo deve essere un vantaggio non un motivo per rilassarsi o per trovare scuse. Non capisco perché non si debba dimostrare tutto sul campo, dato che ci mettono nella condizione ottimale per farlo.
Da mesi cerchiamo una scintilla, purtroppo alcune volte è capitato che ci fosse disinteresse da parte di alcuni giocatori che arrivati a metà settimana neanche sapevano contro chi giocavamo la domenica.
La scelta di Mitchell la spiegherà la società, noi dobbiamo cercare un equilibrio che non c’è stato, non dico che sia stata colpa sua, ma è tutto un insieme di cose. Ci sono stati atteggiamenti un po’ rivedibili da parte sua e la società ha deciso di metterlo fuori squadra. Ora sta a noi uscire da questa situazione con le nostre mani.
Per tirar fuori la grinta necessaria dovrebbe bastare la consapevolezza di giocare per una squadra che ha lo scudetto cucito sulla maglia, una squadra che ha fatto benissimo negli ultimi anni, anche in Europa, questo è già uno stimolo, la scintilla la possiamo trovare solo lì. Non serve cercare motivazioni diverse ogni volta. Non c’è più tempo di piangersi addosso, dobbiamo impegnarci al massimo in allenamento e mettere il 100% in campo”.