Cagliari-Ujana, le pagelle – Il turnover non paga, Murgia spicca
Bizzi 6 – Incolpevole sul primo gol, non può nulla neanche sul rigore (perfetto) di Lukombe. Per il resto è sempre attento in uscita e sicuro tra i pali.
Puledda 5 – Soffre la spinta degli esterni congolesi, tecnici quanto veloci. Commette un fallo inutile che permette all’Ujana di raddoppiare su rigore. La seconda ammonizione, altrettanto ingenua, completa il pomeriggio negativo.
Granara 5 – Il primo gol di Likuta Luezi, nato da un disastroso retropassaggio, è una sua gentile concessione. In generale soffre sempre quando l’Ujana affonda dalle sue parti.
Bernardi 5,5 – Certamente più sicuro rispetto al compagno di reparto, ma le amnesie difensive non mancano neanche da parte dell’ex Inter.
Manca 5 – E’ l’uomo più in difficoltà tra i rossoblù. Ngimbi Vundi lo punta in continuazione senza lasciargli respiro. Dopo un primo tempo sotto shock, cresce nella ripresa, ma la sua prestazione è ampiamente insufficiente (dal 60′ Arca 6 – Un buon cross e chiusure attente gli valgono la sufficienza, con il Milan lo vedremo dal primo minuto?)
Taccori 5,5 – Cerca qualche iniziativa personale, senza però riuscire mai ad incidere come vorrebbe. Si perde di fronte all’intensità del centrocampo avversario e sbaglia un gol clamoroso, calciando alto a due passi dal portiere (dal 60′ Vispo 5,5 – Da segnalare qualche passaggio sbagliato e poco altro: esordisce in un momento della partita dove domina il nervosismo, ne rimane schiacciato).
Biancu 5,5 – Qualche buona apertura non è abbastanza per il giovane regista classe 2000, che non spicca e non riesce a gestire i ritmi (dal 46′ Perez 5,5 – Appena entrato sembra debba spaccare il mondo, poi si perde come polvere al vento con il passare dei minuti).
Pennington 5,5 – Tanta, tantissima buona volontà. Ma la qualità? Lisci da “Mai dire gol” e passaggi sbagliati caratterizzano la sua partita di sacrificio (dal 56′ Scanu 5,5 – Il suo ingresso in campo non influisce in positivo come si vorrebbe e dovrebbe).
Murgia 6,5 – Per distacco il migliore dei suoi: bravo nel primo tempo, quando da trequartista è una mina vagante costante. Commovente quando a fine partita agisce da vertice basso di centrocampo. Sempre sul pezzo, mai banale.
Piras 5,5 – Contro di lui i difensori congolesi hanno vita troppo facile, un pallonetto velleitario è l’unica cosa (quasi) interessante della sua partita (dal 46′ Cortesi 6 – Che bel gol! Controllo, ricamo con la punta e tiro ad incrociare. Si muove da attaccante vero, può essere utilissimo per le prossime partite).
Popiela 5 – Male quando deve fare le sponde, male quando prova a saltare l’uomo e ancora peggio quando cerca di farsi spazio tra le maglie bianche avversarie. No, oggi non era la sua partita (dal 60′ Arras 6 – Ha un altro passo rispetto ai compagni e lo si nota subito. Si mangerebbe l’erba dalla voglia che ha e palla al piede è un pericolo pubblico. Solo un prodigioso Sese Bia gli nega la gioia del gol per due volte).
All. Canzi 5,5 – La sua squadra approccia la gara con tensione e il freno a mano tirato. È evidente la poca conoscenza degli avversari, con i rossoblù decisamente presi di sorpresa dall’intensità e la qualità degli africani sulle fasce. Paga il troppo turnover, comunque comprensibile in un torneo come questo, e gli errori marchiani di Granara e Puledda in occasione dei gol. Il finale di partita, almeno dal punto di vista caratteriale, lascia ben sperare. Certamente però andranno riviste molte scelte di formazione.
Oliviero Addis