Vuelle Pesaro-Dinamo Sassari, Pasquini: “Deboli mentalmente, così non si va da nessuna parte”
Queste le dichiarazioni di Federico Pasquini, tecnico della Dinamo Sassari, dopo la sfida tra i biancoblù e Pesaro: “C’è poco da dire: in questo momento siamo questi. Dobbiamo capire che così non si va da nessuna parte, e ho abbastanza le idee chiare su cosa ci serve per poter essere pronti contro Capo d’Orlando. Non siamo riusciti a sistemare la situazione del post triplete, ma da qui al 30 aprile faremo tutto per cercare di far quadrare il cerchio. Siamo molto lontani dall’obiettivo, ne sono cosciente, ma non molleremo di un centimetro. Oggi eravamo sempre secondi sulle palle vaganti, non avevamo nemmeno la metà delle energie di Pesaro. Siamo reduci da una straordinaria settimana di allenamento, ma il problema è proprio quello: è tutto l’anno che ci alleniamo bene, ma ogni volta c’è da ripartire da capo. Pensavamo che le due sconfitte casalinghe fossero state cancellate dall’ultima buona settimana di allenamento, ma così non è stato. Se a metà marzo ti alleni bene e in partita sei inesistente vuol dire che c’è dell’altro: mi riferisco a una mancanza di responsabilità individuale, che è la cosa più grave per una squadra di pallacanestro. Ho detto alla squadra: smettendo i panni del general manager faccio una cosa che non vorrei fare, ma lo faccio comunque per aiutarvi. In questa situazione però i giocatori non hanno i mezzi per farsi aiutare. Nessuno dei giocatori è contento della sconfitta di oggi, sia chiaro, ma la realtà è che siamo deboli di testa. Pesaro? Secondo me con i nuovi innesti è una grandissima squadra. Ha avuto la capacità di far crescere chi c’era già, e l’attuale quintetto ha pochissimi punti deboli. Dalla panchina gli italiani sono tutti molto bravi ed entrano contro la testa giusta. Logan? Diventa difficile, in una situazione come questa, rimettere in piedi la barca da soli. Le responsabilità devono distribuirsi: la sua prestazione ci deve far pensare, oggi c’è stata una mancanza di personalità non da David Logan e c’è un motivo se questo è successo. L’arbitraggio? Era dal 2011 che non stavo in panchina, però ho allenato tanto in precedenza a tutti i livelli, e non mi è mai capitato che chiunque si muovesse in campo facesse sempre fallo. Ma non posso parlare degli arbitri, darei un alibi ai miei giocatori. Se lavoriamo tutta la settimana su una certa difesa in situazione di pick and roll, non è possibile che dopo 30” di partita abbiamo già sbagliato due volte. Non posso e non voglio dare alibi alla squadra. Li avrei dati se avessi visto un altro tipo di atteggiamento, ma così non è stato.”
Così invece il collega Riccardo Paolini, allenatore della Victoria Libertas, che si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “I giocatori hanno fatto una bellissima partita, intensa dall’inizio alla fine. Abbiamo messo grande attenzione difensiva, sbagliando poche cose. Ciò che avevamo preparato, a differenza di altre volte, è stato messo pienamente in pratica. Con tre partite in una settimana non era facile mantenere questo livello di attenzione. Spero che almeno oggi non ci critichi nessuno, in caso contrario noi continuiamo a lavorare a testa bassa. Se qualcuno mi dà dei consigli non mi offendo, ma mi riservo di decidere chi ascoltare e chi no. Complimenti a tutti i giocatori, che sono stati davvero bravissimi. Abbiamo deciso di premiarli dando loro due giorni di riposo. La nostra è una tipologia di gioco particolare, se i tiratori sono liberi devono sempre tirare da tre. Non sono un amante dell’extra pass: se sei marcato non devi tirare, altrimenti sì. Non c’è altro da dire. Non ho visto le statistiche, ma mi interessano solo la vittoria e la prestazione. Sassari? Penso alla mia squadra. Oggi mi pare che abbiamo giocato discretamente (ironico, ndr), degli altri invece non so nulla. La Dinamo mi sembra una buona squadra, ma non ho altro da dire. Il campionato è ancora molto lungo, ci saranno squadre che vorranno finire settime anzichè seste per evitare qualcun altro nei playoff. La sconfitta di Torino non cambia nulla, la salvezza dipende unicamente dai nostri risultati. La metà bassa della classifica, quest’anno, è di un livello decisamente più alto rispetto agli ultimi anni, e se rallentiamo siamo fottuti.”