Olbia-Astrea, le pagelle dei bianchi: Cossu immarcabile, Cotali imprendibile
Ciotti voto 6 – L’Astrea davanti non riesce a costruire granché e il giovane portiere romano passa un pomeriggio piuttosto tranquillo.
Pinna voto 6,5 – Solita grinta, solito dinamismo. Sprizza energia pura, dalle sue parti non si passa e quando spinge sa far male.
Dametto voto 7 – Non sbaglia mai e all’occorrenza si trasforma in regista difensivo. Un gigante per la categoria.
Miceli voto 6,5 – Colpito duro alla testa, gioca una partita di forza e ordine senza commettere sbavature.
Cotali voto 7 – Impressionante lo scatto di cinquanta metri con annesso cross a tempo quasi scaduto, una delle sue tante scorribande sulla corsia mancina. Sembra un treno espresso che non conosce fermate.
Coloritti voto 6,5 – Ormai perno fisso della mediana di Mignani, gioca una partita sufficiente impreziosita dal gol di testa che vale il 2-0. Qualche errorino di troppo in fase di disimpegno. (Dal 74′ Malesa sv)
Geroni voto 6,5 – In avvio è impreciso nelle rifiniture, ma con il passare dei minuti sale in cattedra.
Piredda voto 7 – A impressionare è la facilità con la quale gioca la palla. Stop, cambi di direzione, dribbling e passaggi al millimetro. Un solista che si esalta nel gruppo. (Dall’84’ Steri sv).
Cossu voto 7,5 – Probabilmente la sua migliore partita con la maglia dell’Olbia. Certo, l’avversario non è eccelso, ma l’ex Cagliari dimostra una grande condizione atletica svariando palla al piede e pressando per 90′. Tutte le azioni passano dai suoi piedi, non segna (maledetta traversa…), ma fa segnare. Come al solito.
Molino voto 6,5 – Che la sua condizione fisica sia in crescita lo dimostrano le due sgroppate sull’out di sinistra che lasciano sul posto l’avversario nel primo tempo. Appoggia in rete l’assist al bacio di Cossu e sfiora l’eurogol in acrobazia.
Mastinu voto 6,5 – Ritrova il gol su azione che mancava dalla partita contro il Budoni e sale a quota 14 reti in campionato. Se non è un bomber, poco ci manca… (Dal 68′ Aloia voto 6 – Cerca di darsi da fare, fallendo qualche buona occasione).
Michele Mignani voto 7 – A parlare per lui sono i risultati, la crescita e la maturità esibiti dalla sua squadra in campo. Una squadra creata ex novo in gennaio e forgiata da un tecnico scrupoloso e preparato a propria immagine e somiglianza. Se non il più azzeccato, sicuramente uno dei migliori acquisti dell’era Marino.
Riccardo Brundu