Dinamo Sassari-Scandone Avellino, le pagelle – Kadji MVP, Akognon “cinese a metà”
Mitchell 4,5 – Gioca da All star, con tanta palla nelle mani, una miriade di forzature e una serie di iniziative che nuocciono gravemente alla salute di chi ama la pallacanestro. Per tollerare questo atteggiamento dovrebbe mettere a referto doppie doppie da 20 punti e 10 rimbalzi. Non è andata proprio così.
Logan 6,5 – Parte in sordina aspettando la partita e lasciando il proscenio a un ispiratissimo Akognon. Sale di tono nella ripresa con alcune delle giocate che ha viziato il pubblico sassarese. Resta un punto di domanda la scelta finale di segnare da due punti invece di provare la tripla del pari.
Devecchi 6 – Dieci minuti d’impiego per il capitano condite da qualche ottima giocata difensiva.
Alexander 6 – Il 6/7 dal campo gli vale una striminzita sufficienza. Ancora troppe pause, soprattutto in difesa, per lo spaesato Joe.
D’Ercole 5 – Corpo estraneo alla contesa nonostante il buon minutaggio concessogli da coach Calvani.
Sacchetti 5,5 – Sette minuti nei quali combina poco o nulla.
Akognon 6,5 – Una partita “cinese”, nella quale gli attacchi hanno nettamente la meglio sulle difese. L’ambiente ideale per il numero 16 biancoblù, arrivato proprio dall’Asia poco meno di un mese fa. Peccato duri solo un tempo, il terzo fallo lo costringe alla panchina e gli fa perdere ritmo.
Stipcevic 6,5 – Gioca un’ottima prima frazione facendosi trovare, come al solito, raramente impreparato. Nonostante non abbia problemi di falli, finisce nel dimenticatoio praticamente per tutta la ripresa.
Varnado 4 – Un disastro. Difficile scegliere quale sia la figura più brutta che ha fatto.
Kadji 7,5 – Splendida partita del camerunense. 23 punti, con 17 tiri, in altrettanti minuti. Sbaglia raramente scelta e segna anche nelle poche occasioni nelle quali forza una conclusione. Prestazione che rasenta la perfezione.
Formenti e Marconato n.e. –
Calvani 4,5 – Il finale della partita è la fotografia di un uomo, più che solo al comando, in difficoltà. Abbacchiato in sala stampa, non fornisce una spiegazione valida alla mancata tripla finale di Logan e al fatto che i suoi non siano riusciti a mettersi nelle condizioni di mandare Avellino in lunetta, arrivando a 11″ dal termine con soli due falli commessi nel quarto finale, limitando il tutto a un “abbiamo difeso in maniera poco incisiva”. I fischi finali di una parte di pubblico, che pareva aver riacquisito fiducia in lui, sono il sintomo di un amore mai sbocciato e di una tregua ormai giunta al termine.
Mauro Garau