Serie D – Il bilancio a metà ritorno

Marco Sanna al lavoro con il gruppo (foto: SEF Torres Calcio 1903)
Il girone di ritono di Serie D che vede impegnate le 8 sarde sta per compiere il giro di boa. Analizziamo l’andamento delle isolane in riferimento alle ultime 9 gare: il momento è piuttosto fortunato, con 5 squadre su 8 in doppia cifra e solo 3 compagini che cercano di uscire dalla zona playout. Tra sorprese e conferme, ecco la situazione sul momento che stanno vivendo, con uno sguardo rivolto agli impegni di domenica.
Nessuno come la Torres. I sassaresi di Marco Sanna si godono il bottino di 21 punti conquistati in 8 partite, avendo subito una sola sconfitta per mano della Viterbese – attuale capolista che ha collezionato un punto in meno dei rossoblù. Senza i 4 punti di penalizzazione scalvacherebbero l’Arzachena al 4° posto. Arrivano da un probante (eufemismo) 6-2 contro l’Albalonga e domenica saranno impegnati in casa del San Cesareo, avversario che non dovrebbe impensierire De Martis e compagni. La Torres continua ad essere la corazzata più convincente tra le sarde e non solo, complice anche la facilità realizzativa (28 reti segnate) e la solida difesa (7 subite).

Un’esultanza dell’Olbia
L’Olbia si fa sotto. 15 punti, frutto di 3 pareggi, 4 vittorie e una sola sconfitta – quella che ha sancito l’ultima partita della guida Biagioni -, rappresentano il tesoretto dell’Olbia nel girone di ritorno. Il percorso di Mignani – sulla panchina olbiese dal match contro il Castiadas -, invece, parla solo di risultati utili e di una crescita costante delle prestazioni di un gruppo costituito quasi ex novo. L’ultima sfida con il Lanusei ha fatto tremare i galluresi, ma ha regalato una prova di maturità e di attaccamento alla maglia non indifferente, elementi imprescindibili per una squadra che mira in alto e non può fare affidamento solo sulle doti tecniche dei propri uomini. Nonostante le squalifiche e il brutto infortunio di Carboni (convalescente dopo l’operazione al braccio) l’Olbia si prepara alla prossima sfida contro il Muravera. I sarrabesi, così come gli ogliastrini, puntano alla salvezza – possibilmente senza passare dalla lotteria dei playout -, e cercheranno in tutti i modi di trovare punti in casa e mettere i bastoni tra le ruote a Molino e compagni.

I galluresi del Budoni
Il Budoni continua a convincere (e a non perdere). I galluresi con i loro 14 punti conquistati hanno un ruolino di marcia invidiabile e in contrasto con la posizione in classifica, frutto di un girone di andata non esaltante. A metà del girone di ritorno vantano un punto in più di quelli ottenuti all’andata e senza sconfitte, a dimostrare l’evidente cambio di passo della squadra di Bacciu che risale la classifica superando Lanusei e Muravera. Il Budoni arriva dal pareggio in casa del San Cesareo, penultimo della classe, e si prepara ad ospitare la Flaminia, avanti di un solo punto. Il fattore casa aiuterà a mantenere la striscia positiva?
La rincorsa del Castiadas. I biancoverdi continuano a stupire con i 14 punti, ottenuti nel girone di ritorno, che significano 23 totali. In tutto il girone d’andata furono solo 9, una media retrocessione; adesso possono pensare di impensierire seriamente le pretendenti alla salvezza e conquistarla in modo diretto. Arrivano dalla vittoria contro l’Ostiamare, compagine solida, veloce, con molti elementi di categoria che però non riesce ad avere continuità di risultati. Domenica affronteranno l’Astrea, fanalino di coda della classifica che ha regalato punti e buone prestazioni a tante squadre. Vedremo se Porcu e compagni supereranno agilmente l’ostacolo e continueranno a sognare l’ennesima impresa firmata Mereu.
La conferma Arzachena. La squadra di Mauro Giorico è sempre lì, 4^ in classifica, 12 punti nelle ultime 8, 48 punti totali. Le 4 sopracitate hanno fatto meglio, ma gli smeraldini hanno una continuità di risultati che nessun’altra sarda può vantare. Sono stati primi della classe per 6 turni, ora mantengono stabilmente la quarta posizione. Senza aver fatto mercato di riparazione, l’Arzachena conferma la bontà delle scelte estive. Nell’ultimo turno hanno pareggiato in casa della Nuorese rimettendo in piedi, nel giro di 3 minuti, una partita che sembrava ormai persa. Nella prossima sfida affrontano un Lanusei – battuto all’andata nonostante una grande prova degli uomini di Loi – a caccia di punti pesanti in trasferta.
Le acque serene della Nuorese. Nonostante gli 8 punti in altrettante gare, frutto di una sola vittoria, 2 sconfitte e 5 pari, la Nuorese mantiene una buona posizione di classifica. Certo, buona per chi si deve salvare senza patemi, un po’ meno per chi ambisce al salto di categoria. Prestazioni altalenanti e mai del tutto convincenti per una squadra tecnicamente valida come quella di Marco Mariotti. I verdazzurri devono dimenticare il blackout che li ha portati a farsi rimontare i due gol di vantaggio contro l’Arzachena e riprendere a fare punti pesanti domenica, in una trasferta non semplice in quel di Ostia. Si affrontano due squadre dal cammino molto simile e dalle grandi potenzialità che, tuttavia, non stanno riuscendo ad emergere quanto ci si sarebbe aspettati. Nelle ultime ore è arrivata anche una multa di 600€ per la società nuorese, in riferimento ai cori razzisti segnalati domenica scorsa.
Il Muravera non vuole cedere. I 6 punti ottenuti in 8 gare sono un rallentamento rispetto al girone di andata. Domenica contro il Grosseto la squadra di Marco Piras è stata protagonista di un infuocato secondo tempo, rischiando nel finale di agguantare un prezioso pareggio. Prestazioni del genere, che impensieriscono avversari di questo calibro, daranno certamente linfa e convinzione alla squadra in vista di domenica. Al comunale attendono l’Olbia e in derby del genere le motivazioni non possono mancare. La salvezza non è distante, ma la squadra deve cambiare ritmo.
Il Lanusei barcolla ma non molla. Il girone di andata degli ogliastrini ha sorpreso tutti, poi una battuta d’arresto complice il mercato, le avversarie rivoluzionate e il pegno da pagare del rodaggio in un campionato complicato. 5 punti in 8 sfide parlano di una squadra che ha difficoltà ad imporsi, anche in partite che avrebbe potuto gestire meglio. Togliendo Nuorese, Trastevere e Rieti, il Lanusei avrebbe potuto ottenere qualche punto in più in partite dall’esito più incerto. L’ultima è stata contro l’Olbia, che ha regalato tre punti e convinzione ai bianchi e di contro tanta amarezza ai biancorossoverdi, capace di stare al pari dell’Olbia in 11 vs 11 mentre i galluresi tiravano i remi in barca dopo il vantaggio di Molino e non incidere in inferiorità numerica. Non aver segnato in 11 contro 8 è il rammarico più grande degli ogliastrini (all’attivo solo 7 reti nelle ultime 8 gare). Domenica saranno ospiti dell’Arzachena, ennesimo banco di prova al cospetto di una squadra cinica e in salute. Rabbia e gol saranno ingredienti essenziali per raggiungere l’obiettivo stagionale.
Roberta Marongiu