Calciomercato – Cagliari, Barreca verso i saluti

Barreca ad Aritzo, osservato da Rastelli
Un motore diesel ormai arrivato a regime, ma probabilmente questa stagione rimarrà la prima e unica a Cagliari per Antonio Barreca. Il terzino classe 1995, prodotto del vivaio del Torino, era arrivato nell’estate 2015 in Sardegna, in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto a favore dei granata piemontesi. Il tutto dopo una brillante stagione a Cittadella (retrocesso in Lega Pro), dove per tutta la Serie B 2014/2015 (38 presenze, 1 gol e 8 assist) aveva fatto vedere un bel repertorio, mostrato in modo convincente solo da poche settimane a questa parte. Sì perché Barreca, partito come riserva di Murru (anche lui convince poco, il Cagliari potrebbe rivoluzionare la batteria di terzini mancini per la prossima stagione) e poi scivolato ancora più indietro quando Rastelli preferiva la coppia Balzano-Pisacane, si è svegliato di colpo abbandonando timidezze e pesantezza, sfornando ottime prestazioni in serie soprattutto dalla metà campo in avanti.
Ormai è un punto fermo, anche se la giovane età talvolta lo tradisce, e nonostante in fase di non possesso e in zona difensiva si palesino tuttora diversi problemi. In tanti, tra addetti ai lavori e tifosi, auspicano che Giulini e Capozucca decidano di sedersi al tavolo per trovare un accordo col Torino, così da mantenere Barreca nell’Isola. Accordo che oggi non si vede all’orizzonte, mentre le quotazioni di un ritorno alla base (dove l’omologo Avelar si infortunato seriamente e Molinaro non è di primo pelo) sono altissime.
Barreca era stato vicino all’addio a gennaio, dopo che Rastelli (solito nel richiamarlo e chiedergli più coraggio sin dalle prime sedute di lavoro) lo aveva definito “più indietro rispetto agli altri” e l’impiego risultava ai minimi termini. Poi un po’ di fortuna (squalifiche e rendimento ondivago dei colleghi di fascia) e la capacità di mettersi in ritmo a suon di falcate, conclusioni piene di personalità e cross al bacio hanno portato Barreca ad essere apprezzato e coccolato da critica e tifoseria. Ma per quanto sarà un beniamino del Sant’Elia? Fino a maggio e basta, allo stato attuale delle cose.
Fabio Frongia
Commenti