Rastelli, lei è un uomo fortunato
“Vediamo se lei è un uomo fortunato”. Con queste parole Massimo Cellino, presidente del Cagliari, turbò il sonno di Attilio Tesser alla vigilia di un Siena-Cagliari di diversi anni fa. L’attuale allenatore dell’Avellino non fu un uomo fortunato, i rossoblù persero quel match per colpa di una papera del portiere Carini e il tecnico venne esonerato dopo solo una giornata e tre turni passati in Coppa Italia. Se la stessa considerazione venisse fatta a Massimo Rastelli, la conclusione sarebbe diametralmente opposta. L’attuale tecnico del Cagliari è un uomo fortunato e nella sua avventura in Sardegna lo ha dimostrato in diverse occasioni, non ultima sabato battendo il Pescara al Sant’Elia dopo una prestazione tutt’altro che esaltante.
La fortuna dell’ex tecnico irpino parte però in estate. Tommaso Giulini è alla ricerca di un allenatore per rifondare il suo Cagliari appena retrocesso. Il sogno presidenziale è Iachini, ma ha un contratto a Palermo e Zamparini (stranamente) non lascerebbe mai il suo allenatore. L’altro sogno è Guidolin, ma il tecnico ex Udinese sogna un grande club o un’avventura straniera e declina gentilmente l’invito. Poi c’è Sarri, che tanto bene ha fatto con l’Empoli in provincia. Il Cagliari lo incontra, sonda il terreno, ma davanti alla proposta del Napoli la candidatura sarda perde consistenza. Ed è qui che arriva Rastelli, autore del miracolo Avellino, e uomo della provvidenza per Giulini. Il tecnico ha l’accordo per il rinnovo coi Lupi, ma il fascino del Cagliari e la possibilità di allenare la migliore squadra della cadetteria vince su tutto.
Rastelli sbarca a Cagliari e il d.s. Capozucca gli mette a disposizione una rosa eccezionale, coperta in ogni ruolo, con eccellenze per la B come Sau, Storari, Salamon e Melchiorri. Il tecnico sa che è condannato a vincere, con i titoloni che fin dall’estate danno i rossoblù due gradini sopra tutte le altre contendenti alla promozione. “E’ fortunato ad allenare il Cagliari” pensano tutti i colleghi e qualcuno, come il livornese Panucci, dopo le vittorie di inizio stagione di Dessena e compagni, punta il dito contro la rosa sarda: “Con lo stipendio di Storari il mio Livorno paga tutti i suoi giovani”.
La fortuna aiuta gli audaci e Rastelli lo è, oltre che bravo. Cambia spesso gli interpreti e i rossoblù non sbagliano nulla in casa (solo vittorie oltre al pari col Como). Certo, faticano in trasferta ma è fisiologico per una rosa praticamente rinnovata e ancora da amalgamare. Passano le giornate e il Cagliari continua a racimolare punti, l’allenatore pesca dalla panchina e trova i gol decisivi di Giannetti e Cerri, staccando le concorrenti e ritrovandosi solo al comando prima del big match contro il Pescara. Al Sant’Elia gli abruzzesi sembrano il Cagliari e dominano per 65′, segnando un gol e sbagliandone almeno 3-4 a tu per tu con Storari. Poi Rastelli inserisce Giannetti per Fossati e i rossoblù, con un’azione degna del miglior Barcellona, trovano il pareggio grazie a Farias, evanescente fino a quel momento. Il tecnico del Cagliari è bravissimo a leggere le partite e aggiustarle coi cambi, lo ha dimostrato per tutta la stagione. E’ però anche un uomo fortunato e il colpo di testa di Giannetti sbatte su Lapadula, capocannoniere della B, insaccandosi alle spalle di un affranto (e ottimo) Aresti.
Il Cagliari vince, stacca il Pescara (terzo a -13) e il Crotone (secondo a -5) e fa un passo quasi decisivo verso la A. Record di punti, 61, dopo 27 giornate. Nemmeno il Palermo e la Juventus dei record seppero fare meglio a questo punto del torneo. Eppure il tecnico, bravo e fortunato, ancora non ha convinto pienamente. Il Cagliari vince ma non convince tutti. C’è chi imputa a Rastelli la mancanza di gioco, c’è chi lo addita come fortunato perché le partite vengono decise dalle giocate dei singoli e chi invece non vede la personalità di un gruppo che il prossimo anno (fatti i debiti scongiuri) tornerà a giocare la Serie A. Il tecnico che si è dimostrato un maestro della B potrà fare bene anche nella massima serie? La storia è ricca di personaggi maestri nel vincere la cadetteria salvo poi faticare a imporsi nella massima serie. Cellino direbbe a Rastelli: “Mister, vediamo se lei è un uomo fortunato”. La risposta definitiva la avremo nel mese di giugno.
Giampaolo Gaias
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