Ciclismo – Fabio Aru, Crono è ancora tuo nemico
I francesi, poeticamente, la chiamano “Contre la Montre”: la cronometro individuale è senz’altro una disciplina affascinante del ciclismo, che ha ormai assunto, da almeno una quindicina d’anni, un ruolo fondamentale nelle classifiche dei grandi giri. Per questo motivo, gli scalatori puri sono svantaggiati rispetto ai vari passisti-scalatori, spesso primattori nelle corse di più giorni; su tutti si pensi alla Vuelta 2015, dove un crono-man come Tom Dumoulin si è giocato la vittoria fino alla fine. Nonostante il lavoro invernale, Fabio Aru sembra ancora soffrire troppo una volta salito in sella alla bici con la ruota lenticolare: certo, l’età è ancora dalla sua parte e i risultati delle corse di inizio stagione spesso vanno presi con le molle, ma il tempo perso nelle due tappe a cronometro della Volta Valenciana e alla Volta ao Algarve è ancora rilevante. Se in Spagna il divario è stato di 1′ contro Wouter Poels (buon corridore olandese in ottima forma, ma rimane un gregario nei grandi appuntamenti), in Portogallo le cose sono andate diversamente: tralasciando il distacco con gli “alieni” della cronometro (Cancellara e Martin), il villacidrese ha pagato in 18 km 1′ ad Izaguirre, 44″ a Contador e, soprattutto, 45″ a Thibaut Pinot. Proprio il distacco con il coetaneo francese della FDJ, dovrebbe far riflettere/preoccupare il capitano dell’Astana dato il poco feeling che Pinot aveva fino all’anno scorso nelle prove contro il tempo. Questi miglioramenti, come già detto, sono fondamentali per un uomo da corsa a tappe: gli esempi passati dei vari Ivan Basso, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana sono più che calzanti.
Niente da dire, invece, per quanto riguarda le prestazioni del sardo quando la strada nelle due corse tendeva ad inerpicarsi: soprattutto nella tappa conclusiva della Volta ao Algarve, Aru ha dimostrato di poter essere in grado di esprimersi ai livelli della straordinaria stagione 2015. “Sono soddisfatto della mia condizione- ha dichiarato “Il Cavaliere dei 4 Mori a cyclingpro.net- e sono motivato a continuare con la mia preparazione. L’ultima giornata è stata dura, ma è stato un ottimo test. Devo congratularmi con Contador per la performance”.
La stagione di Fabio Aru prevede ora il training camp di Tenerife prima di due corse a tappe in Spagna. Sarà presente dal 21 marzo al 27 marzo alla Vuelta a Catalunya, corsa già disputata l’anno scorso e chiusa in 6^ posizione, che non prevederà, come da tradizione, prove a cronometro. Successivamente il Giro dei Paesi Baschi (4-9 Aprile) che dovrebbe avere al suo interno una prova contro il tempo che costituirà un importante test per il 25enne di Villacidro. A fine mese poi la grande sfida belga, con le classiche Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi.
Matteo Porcu