Latina-Cagliari, le pagelle: Melchiorri e Joao Pedro disegnano calcio. Barreca sempre più protagonista

Antonio Barreca in allenamento
Storari 7 – Con i due miracoli su Dumitru e Olivera dimostra quanto è fondamentale per una grande squadra avere un grande portiere. E colui che è stato il vice-Buffon per cinque anni rientra certamente in questa categoria.
Balzano 6 – Quando c’è da spingere spinge, quando c’è da difendere è sempre presente. Non eccede per iniziative personali, ma non sbaglia mai.
Salamon 6 – Prova sempre l’anticipo e le sue eleganti chiusure non mancano neanche oggi. Quasi perfetto, se non commettesse quell’ingenuo fallo di mano che costa il rigore al Cagliari, poi malamente sbagliato da Corvia.
Ceppitelli 6,5 – Basta una parola per descrivere la sua prestazione: impeccabile. L’unica macchia è l’ammonizione subita, ma è una quisquilia di fronte a novanta minuti di positività. Tenta anche di impostare con lanci lunghi, spesso precisi.
Barreca 7 – Non ha due gambe, ma un motorino. “Pendolino” Barreca spinge su quella fascia per tutti i novanta minuti, distribuendo traversoni tesi e di qualità. Il gol di Munari è per metà suo. Notevole anche la prestazione difensiva. Il Cagliari ha trovato un tesoro?
Munari 6,5 – Ormai è una colonna portante di questa squadra e lo dimostra con un’altra ottima partita. Maestro di ordine e tempi di gioco, il suo gol è infatti frutto dell’ottimo inserimento in area tra le maglie avversarie. (dal 75′ Tello 6 – Svolge il suo compito senza sbavature, sfiora anche il gol dopo una buona iniziativa personale.)
Colombatto 5,5 – Pronti-via e si vede sventolare un giallo per un fallo di mano, nonostante abbia colpito nettamente con il petto. Errore arbitrale che lo condiziona più del dovuto, facendolo rimanere vittima della morsa della mediana nerazzurra. Non mette in mostra la sua tradizionale “garra” e poche volte si propone per ricevere la palla: rimandato. (dal 46′ Di Gennaro 6 – Non è al top della forma e si vede, ma restituisce equilibrio al centrocampo e fa sempre la scelta giusta.)
Cinelli 6,5 – Il migliore tra i centrocampisti rossoblù: sempre pronto nelle chiusure e foriero di preziosi palloni in fase di impostazione. A volte si sostituisce a Colombatto in fase di regia, quando entra Di Gennaro il suo compito è meno faticoso. In generale una prestazione maiuscola.
Joao Pedro 7 – Nel primo tempo sarebbe l’uomo assist, se Farias non sbagliasse gol clamorosi a due passi dal portiere. Si ripete nella ripresa con due perle per Melchiorri, stavolta sfruttate a meraviglia. Tra le linee la prende sempre lui ed è anche aggressivo sulle seconde palle.
Farias 5 – Quando ha la palla tra i piedi costringe gli avversari a raddoppiare costantemente su di lui, salta l’uomo con facilità e crea superiorità numerica. Ma il gioco del calcio ha un regola semplice: per vincere bisogna insaccare la palla in rete. Spreca due occasioni da gol clamorose, poi si eclissa in una nube di inutili leziosità. (dal 80′ Krajnc SV – Entra quando la partita è virtualmente conclusa.)
Melchiorri 7 – Per tutto il primo tempo è una macchina con la benzina agli sgoccioli: prova ad accendersi, ma la marcia non ingrana mai. Tornato dagli spogliatoi con il serbatoio pieno, pigia sull’acceleratore e fa letteralmente ammattire i difensori di casa. La sua doppietta manda KO il Latina.
Rastelli 7 – La classica prova di maturità: il Latina è messo bene in campo, in particolare ha un’ottima mediana. Il Cagliari cerca quindi di impostare il gioco sulle fasce, creando enormi difficoltà agli avversari. Le mezz’ali, con i terzini, svolgono un lavoro perfetto e quando i rossoblù accelerano non hanno rivali. Nel primo tempo Farias butta al vento quanto di buono i compagni costruiscono, nella ripresa Melchiorri e Munari chiudono meritatamente il match. Bocciata la scelta di lanciare Colombatto dal primo minuto, ma dopo averlo provato tutta la settimana era la cosa più giusta da fare. L’argentino avrà tempo per rifarsi, importante che senta la fiducia del proprio allenatore.
Oliviero Addis
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