Atletica – Angioi e Meloni le migliori promesse d’Italia, Pianti d’argento. Polanco: record sardo U19
Le promesse e gli juniores sardi ai Campionati Italiani di categoria hanno conquistato solo 3 medaglie (1 in meno rispetto al 2015) ma di metalli più nobili rispetto alla scorsa edizione in quel di Ancona: 2 ori e 1 argento contro 2 argenti e 2 bronzi. A livello di movimento isolano la situazione è preoccupante, viste le poche partecipazioni (appena 16 su 973 complessive), per di più provenienti da allenatori che apertamente non condividono la programmazione tecnica regionale e vengono pubblicamente chiamati “frondisti” dalla Federazione isolana.
Da sottolineare che su 16 partecipazioni sarde (18 se consideriamo anche Angioi e Meloni, tesserati per società non isolane) ben 8 con 5 atleti appartengono alla Delogu Nuoro grazie ai tecnici Gianni Puggioni (Carrieri, Lai, Pisanu) e Massimo Marcias (Mannu e Moro): recentemente definiti tecnici “presuntuosi” perché hanno scelto di non partecipare ai raduni regionali, i “frondisti” Puggioni e Marcias dimostrano di essere i tecnici isolani che sfornano il maggior numero di talenti di livello nazionale. Forse, invece dell’invettiva, meriterebbero più rispetto e gratitudine per i risultati che stanno ottenendo da anni, nonostante tutto.
Anastassia Angioi – La saltatrice sassarese in forza alla Forestale, torna alle luci della ribalta dopo alcuni anni di assenza dai grandi palcoscenici e lo fa con una medaglia d’oro promesse che fa tanto morale, aldilà del risultato (6.06 finale) che è ampiamente migliorabile, visto l’adamantino talento della 21enne lunghista. Dallo scorso anno, Assia si allena a Oristano sotto la guida del Prof. Francesco Garau, uno dei migliori allenatori che l’Atletica Sarda e Italiana abbiano mai espresso, capace di portare alle Olimpiadi atlete come Valentina Uccheddu e Rita Angotzi, tra i tanti traguardi raggiunti dal tecnico oristanese. Quello che abbiamo visto sabato 6 febbraio ad Ancona è il primo risultato di un lavoro di ricostruzione di uno dei più puri talenti italiani in circolazione: un lavoro dal punto di vista psicologico (abbiamo visto Assia molto più sicura e tranquilla nella successione dei salti in pedana) e dal punto di vista tecnico, alla ricerca di quella perfezione nel gesto che può far guadagnare molti più centimetri rispetto a chi punta sull’esasperazione della forza.
Eugenio Meloni – L’altista cagliaritano, entrato da pochi mesi nel gruppo militare dei Carabinieri, dopo un 2015 da incorniciare, inizia bene il 2016: titolo promesse con 2.08 e prima medaglia dell’anno portata a casa senza grandi sforzi.
Andrea Pianti – Diciamolo apertamente: il 2015 del turritano è stato da dimenticare e l’inizio 2016 ai Campionati Italiani di Prove Multiple ha lasciato qualche perplessità che sono state fugate sabato 6 febbraio sulla pedana di Ancona: 7.38 il risultato finale, argento promesse e tanta benzina che va a rifornire il morale del saltatore della SardaSport. Al suo tecnico Giampaolo Garilli il compito di far tornare a splendere questo talento dalle potenzialità nazionali.
Wanderson Polanco – Medaglia di legno junior per lo sprinter amsicorino allenato da Andrea Atzeni, con la prestazione da Record Sardo Under 19 di 6”86. Batteria con parecchi problemi: ben due false partenze che hanno eliminato due avversari e caricato di nervosismo gli atleti. Wanderson vince con il tempo di 6”96. In semifinale il colored sardo è terzo con il tempo di 6”94 e si qualifica di diritto in finale con il 4° accredito. In finale è record sardo con rammarico: nei primi appoggi Wanderson cede quel tanto da inceppare la tecnica di corsa e dover ripartire nell’azione corretta. L’amsicorino dalle lunghe leve (1.94 di altezza) dovrà migliorare ulteriormente la partenza per poter ambire al podio nazionale nei Campionati all’aperto. Fermo restando che la distanza che pare cucita su di lui è quella dei 200 metri.
Daniele Pisanu – Gran 4° posto per il 400ista allenato da Gianni Puggioni. Il 49”37 finale, che vale il nuovo personale, è il completamento di un’ottima stagione indoor. In batteria Daniele aveva fatto registrare un buon 49”76 viziato da qualche contatto in corsia che gli aveva fatto perdere qualche centesimo. Il sassarese ha rinunciato ai 200 metri per concentrarsi sui due giri indoor.
Stefano Cicalò – Il marciatore dell’Atletica Valeria allenato da Nello Dessì chiude al 4° posto ai piedi del podio con la prestazione di 22’31”04, nettamente suo nuovo personale di oltre 30 secondi.
Antonio Moro – La sorpresa sarda di questi Campionati Italiani è il saltatore-velocista della Delogu che colleziona addirittura 2 finali, nei 60 piani e nel lungo. Proprio dal lungo viene la sorpresa: 5° posto con 6.94 (PB). Antonio si è finalmente sbloccato in una disciplina che in gara lo vedeva sottotono rispetto a quanto mostrato in allenamento. Nei 60 piani doppio personale: 7”01 in batteria (la stessa di Polanco vincitore e delle due false partenze), 6”99 in semifinale e accesso di diritto alla finalissima. Gara alla quale il nuorese non ha partecipato precauzionalmente a causa di un fastidio muscolare: le 2 gare sui 60 piani e i 6 salti nel lungo racchiuse in poche ore nello stesso giorno hanno presentato il conto. Trasferta estremamente positiva per il talento nuorese.
Elisa Pintus – La turritana in forza alla Shardana chiude al 6° posto con 11.49 nel peso promesse. Prestazione positiva vista l’assenza dai campi di allenamento per circa 6 mesi causa soggiorno Erasmus in terra iberica.
Giulia Mannu – In batteria la sprinter nuorese chiude con 7”87 (14° prestazione) e accede alle semifinali di diritto. Al secondo turno Giulia si migliora, stampando un 7”75 e chiudendo al secondo posto: finale diretta. Per inciso, personale migliorato di 4 centesimi. In finale piccola indecisione nei primi appoggi che pregiudica il lanciato di Giulia: solo negli ultimi metri riesce a sfruttare il motore ma è troppo tardi. Settima posizione finale con il tempo di 7”82 e qualche posizione in meno di quanto potenzialmente valeva. Iscritta ai 400 metri, non partecipa per concentrarsi sui 60 piani.
Paolo Caredda – Il triplista amsicorino allenato da Roberto Dessì chiude all’11° posto con 13.62 e non centra la finale.
Federica Lai – La velocista sassarese centra ad Ancona la sua peggior prestazione stagionale con 7”86 che le vale il 14° posto finale. Peccato perché ha mostrato nella stagione indoor di valere ampiamente la finale. Da rivedere all’aperto.
Enrico Sorano – Non è andata come sperato la trasferta del quartese della Tespiense: 14° posto con 6.63 e niente finale. Peccato: il saltatore in lungo seguito da Italo Perra aveva le carte in regola per giocarsi un posto ai piedi del podio ma l’influenza che lo ha colpito nella settimana prima dei Campionati Italiani lo ha debilitato.
Riccardo Guiso – Il sassarese della Studium è 15° con il tempo di 7”09 in semifinale. In batteria aveva centrato un 7”07 che gli era valso il 10° piazzamento.
Francesco Carrieri – Lo sprinter sassarese è 5° in batteria con il tempo di 7”06 e 19° complessivo tra le promesse. Si conclude così la prima stagione indoor del velocista della Delogu Nuoro.
Dante Melis – L’amsicorino seguito da Andrea Pusceddu si migliora nettamente, portando il nuovo personale a 8”72 che gli vale il 29° posto finale nei 60 ostacoli.
A cura di Gianluca Zuddas