Amarcord – 83 anni fa a Cagliari il grande Vasas Budapest

Tra le forti compagini europee che hanno calcato il terreno del Comunale di via Pola a Cagliari dobbiamo annoverare il Vasas di Budapest, una delle più gloriose squadre ungheresi. La gara si svolge il 26 dicembre 1932. Il Cagliari disputa in quel momento il suo secondo campionato di Serie B e da pochi mesi sulla 

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vasas budapest

Tra le forti compagini europee che hanno calcato il terreno del Comunale di via Pola a Cagliari dobbiamo annoverare il Vasas di Budapest, una delle più gloriose squadre ungheresi. La gara si svolge il 26 dicembre 1932. Il Cagliari disputa in quel momento il suo secondo campionato di Serie B e da pochi mesi sulla sua panchina sede il magiaro Kutik, il terzo della storia dopo Winkler e Erbstein. Quest’ultimo, appena passato al Bari, prima creerà il piccolo miracolo Lucchese, e poi avrà un ruolo decisivo in quello che sarà il Grande Torino.

In quel epoca il calcio ungherese costituisce una grande scuola e la sua Nazionale è una delle migliori del mondo. Basta considerare che in quella stagione gli allenatori ungheresi in Serie A sono 10 su 18, se guardiamo la Serie B salgono a 12 su 18. Il Vasas si trova in Italia per giocare alcune amichevoli e prima di giungere a Cagliari, il giorno prima si trova a Sassari dove all’”Acquedotto” batte la Torres per 4-1. A Cagliari le squadre scendono in campo agli ordini dell’arbitro Aru, la cui direzione lascerà alquanto a desiderare. I magiari si dimostrano dei maestri nella gestione della palla e micidiali risultano i loro lanci. In quell’occasione Kutik schiera il nuovo quintetto d’attacco: Fradelloni, Francovig, D’Alberto, Fornasaris, Di Clemente. Orani schierato come centromediano cala dopo le prime fasi a causa delle precarie condizioni fisiche, mentre sono ottime le prove di Banfi e Gobetti. Encomiabili i due portieri Rapetti e Soro, che si alternano tra i pali, sicuri come sempre i terzini Puligheddu e Guerrini. Le reti del Cagliari vengono segnate da Fornasaris e Francovig, ed il primo tempo si chiude sul risultato di parità. Nella ripresa, il gran gioco dei danubiani e l’indecisione arbitrale influiscono sull’esito dell’incontro, chiuso sul 5 a 2 per il Vasas.

Mario Fadda

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