Torres-Flaminia, 67 anni fa l’unica sfida amarissima per i rossoblù
Domenica 29 novembre si gioca al “Vanni Sanna” di Sassari il match Torres-Flaminia. Le due formazioni lungo la loro storia si sono affrontate una sola volta quasi 70 anni fa. La stagione 1947-48 infatti porta liete novità per le formazioni isolane, perché dopo due anni di attesa la Federazione le reintegra tra i ranghi nazionali. Il Cagliari viene ammesso d’ufficio alla Serie B mentre Torres, Olbia e Carbonia vengono inserite in Serie C. Unica esclusa è proprio la squadra che ha appena trionfato nel campionato sardo, ovvero il Quartu. La Lega giudica inadatto il terreno di gioco e poco solida la situazione finanziaria del sodalizio campidanese.
In autunno la Torres viene inserita nel girone P in compagnia del Carbonia. Sarà un campionato durissimo, anche perché una recente riforma prevede la nascita di un nuovo campionato che farà da cuscinetto tra le competizioni regionali e la Serie C. Questo dovrà partire ufficialmente nel torneo 1948-49 e si chiamerà “Promozione”, per questo motivo a fine campionato permarranno in serie C solo le prime tre classificate di ogni girone. Le formazioni che ricopriranno le posizioni tra il 4° ed il 13° posto faranno parte della Promozione e le restanti scivoleranno in I Divisione. La nuova situazione non agevola di certo il compito delle società sarde, chiamate proprio al rientro in campo nazionale ad un notevole sforzo per non ripiombare subito tra i ranghi regionali.
La compagine torresina gioca un torneo tra alti e bassi, e dopo una partenza in affanno comincia a riprendersi solo col nuovo anno. Intanto il 21 dicembre 1947 riesce a giocare sul campo di Civita Castellana dopo che la gara, in programma la settimana precedente, era stata rinviata a causa della mancata partenza del piroscafo da Olbia verso Civitavecchia. Il recupero però non concede alla Torres di passare un Natale sereno. La squadra rossoblù esce dal campo sconfitta per 3 a 1. La gara di ritorno si gioca all’”Acquedotto” di Sassari l’11 aprile 1948. In quella stessa giornata, in Serie A, il Milan sconfigge i cugini dell’Inter nel derby per 2 a 0, questo sarà l’ultimo canto della squadra rossonera. È la prima volta che il Milan gioca senza il suo asso Renato Raccis, purtroppo per il forte calciatore mandarese comincia a profilarsi il terribile male che lo costringerà al ritiro a soli 26 anni. Senza di lui il Milan perde i 4 punti di vantaggio sul Grande Torino e si sgretola letteralmente lasciando campo libero ai granata trionfatori a fine torneo. La Torres la settimana precedente ha colto una bella affermazione per 1 a 0 in amichevole contro il Cagliari con una rete di Serradimigni II a 51’.
Quel pomeriggio dell’11 aprile, in evidente crescita, la compagine torresina scende in campo nella seguente formazione:
Torres: Bellingeri, Pelletta, Rej, Serradimigni I, Gnemmi, Arca, Manachino, Ciucci, Moi, Sau, Palandella.
Civitacastellana: Brandani, Biagini, Gambellini, Carnevali, Leblanc, Risso, Bianchi, Modesti, Evangelisti, Messi.
La squadra ospite si presenta in campo con soli dieci uomini e questo lascia presagire una goleada torresina, ma la sfortuna continua a perseguitare i sassaresi. Gnemmi, che è il perno della squadra di casa è infatti febbricitante e quindi a mezzo servizio, Serradimigni e quindi costretto a supplire il vuoto che viene a crearsi nel gioco dei rossoblù ed agisce quasi da centro sostegno. Ne viene fuori un modulo di gioco che è una via di mezzo tra il Sistema ed il Metodo e la squadra va in confusione. L’intesa tra i reparti viene totalmente a mancare, le azioni senza l’apporto di Gnemmi non assumono la giusta trama e le punte non riescono a colpire. Gli ospiti, dapprima intimoriti, prendono coraggio ed al 9’ passano inaspettatamente in vantaggio con Modesti. La Torres prova a reagire e pareggia con un guizzo di Moi al 23’. Il pareggio sembra per un momento galvanizzare la squadra torresina che appena 5 minuti dopo passa in vantaggio con Ciucci. Il pubblico aspetta ora un gioco più rilassato e le reti che pongano fine al confronto in favore dei propri beniamini, ma purtroppo la realtà prende una strada diversa. Al 35’ tra la sorpresa di tutti Evangelisti pareggia i conti. Il gioco della Torres per tutta la ripresa diventa ancora più abulico anche grazie all’eroica difesa della compagine ospite. Il fischio finale del signor Zuppici di Ravenna lascia nello sconforto la Torres e vede il Civitacastellana uscire dal campo tra vivi applausi dello sportivissimo pubblico sassarese con un insperato punto in tasca.
A fine torneo entrambe le formazioni retrocederanno in I Divisione sebbene la Federazione le avesse ammesse al campionato di Promozione. La dura situazione finanziaria del primo dopo guerra costringe la Torres alla dolorosa rinuncia.
Mario Fadda